Il giorno dopo a Lampedusa
Le foto dei sopravvissuti al naufragio che vengono imbarcati per la Sicilia, mentre ci sono ancora decine di persone disperse in mare
Nella notte tra mercoledì 2 e giovedì 3 ottobre una barca con a bordo circa 500 migranti è naufragata a causa di un incendio al largo di Lampedusa, a circa mezzo miglio dall’Isola dei Conigli. La barca proveniva da Misurata, in Libia, come ha confermato giovedì il ministro dell’Interno Angelino Alfano in una conferenza stampa tenuta sull’isola (il liveblog del Post della giornata di giovedì si trova qui).
Dopo essere proseguite tutta la giornata di ieri e questa notte, le operazioni di salvataggio sono state sospese nella mattina di venerdì a causa del mare grosso. Alfano ha riferito alla Camera che i corpi recuperati in mare sono stati 111, ma il numero salirà sicuramente ancora molto nelle prossime ore: le persone salvate sono 155, e ci sono ancora decine di dispersi. Lo scafista è stato arrestato, mentre nel pomeriggio di giovedì a 47 metri di profondità è stato ritrovato il relitto della nave. Il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, ha detto che questa «é la più grande tragedia che Lampedusa ricordi». Su ordinanza del sindaco, oggi, venerdì 4 ottobre, tutti i negozi dell’isola rimarranno chiusi.
Marco Imarisio sul Corriere ha spiegato come si è sviluppato l’incendio sulla nave, partendo dalla testimonianza di tre persone sopravvissute e ricoverate in ospedale. Alle 4 del mattino qualcuno avrebbe cosparso di gasolio una coperta, dandole fuoco: le fiamme si sarebbero diffuse rapidamente per tutta la nave e i migranti si sarebbero spostati tutti sul lato sinistro per chiedere aiuto ai pescherecci in lontananza diretti verso sud. Lo spostamento del peso avrebbe provocato il ribaltamento della nave, e tutte le persone stipate negli anfratti della stiva sarebbe morte praticamente subito.
Venerdì durante una conferenza stampa l’assessore per la Salute della regione Sicilia, Lucia Borsellino, ha detto che nel poliambulatorio di Lampedusa verrà creata un’unità di Medicina umanitaria delle immigrazioni, oltre a essere potenziata l’area medica che riguarda donne e bambini (ginecologia e pediatria).
Il governo ha proclamato un giorno di lutto nazionale e venerdì riferirà in Parlamento. Diversi rappresentanti italiani ed europei hanno commentato la strage di giovedì: tra questi, il presidente Giorgio Napolitano ha detto: «siamo ormai dinanzi al succedersi di vere e proprie stragi di innocenti» e che «non si può girare attorno alla necessità assoluta di decisioni e azioni da parte della comunità internazionale e in primo luogo dell’Unione Europea». Riguardo l’atteggiamento dei lampedusani di fronte alle operazioni di soccorso, Alfano ha scritto su Twitter di voler proporre l’assegnazione del premio Nobel per la pace all’isola di Lampedusa, aggiungendo di essere pronto a fare una grande battaglia. Alfano ha criticato molto anche coloro che hanno tirato in ballo la legge Bossi-Fini, individuandola come principale responsabile del naufragio di Lampedusa.
Foto: REUTERS/Enza Billeci