L’incidente della Tesla
Un video dell'auto elettrica in fiamme pubblicato su un blog ha fatto scendere il titolo di Tesla Motors del 6% sul Nasdaq
Mercoledì scorso il sito specializzato su cose automobilistiche Jalopnik, gestito dal gruppo americano Gawker Media, ha pubblicato foto e video di una berlina Model S della Tesla Motors in fiamme sulla strada statale 167, a sud di Seattle, dopo un incidente. La stessa Tesla Motors ha confermato la veridicità delle foto, spiegando che l’incidente si era verificato perché l’uomo che guidava la macchina aveva investito un “grande oggetto metallico” causando gravi danni alla parte anteriore dell’auto. Dopo la pubblicazione delle foto, il titolo di Tesla ha perso il 6,2 per cento sul Nasdaq – la perdita più grave in un solo giorno da metà del luglio scorso.
La Tesla Motors è un’azienda fondata nel 2003 a San Carlos, in California, da Elon Musk, inventore e imprenditore molto celebrato per le sue coraggiose iniziative degli ultimi anni (è lo stesso che ha presentato ad agosto Hyperloop, il progetto di treno che viaggerebbe a 1500 chilometri all’ora e collegherebbe Los Angeles e San Francisco in soli 30 minuti): Tesla è nota come progetto all’avanguardia nella produzione e commercializzazione di auto elettriche, progetto su cui si sono concentrati speranze e scetticismi dalla sua nascita a oggi. La Model S è l’unica auto in vendita (dovrebbe uscire presto la Model X), e come molte altre “auto verdi” è alimentata da batterie al litio, una tecnologia piuttosto nuova per l’industria automobilistica. Rispetto alle tradizionali batterie al piombo, dicono alcuni esperti, quelle al litio sono più potenti, ma anche meno sicure.
Le quotazioni di Tesla Motors fino erano salite del 400% nel 2013, fino a ieri. L’incidente è avvenuto martedì: Tesla ha fatto sapere che un’indagine su cause e successione degli eventi è in corso.