È morto Tom Clancy
Aveva 66 anni, scrisse molti libri di successo – tra cui Caccia a Ottobre Rosso – ed era un grande ammiratore di Ronald Reagan
Nella notte tra martedì 1 e mercoledì 2 ottobre 2013 è morto in un ospedale di Baltimora, negli Stati Uniti, lo scrittore Tom Clancy. Aveva 66 anni e il Baltimore Sun ha scritto che è morto dopo una “breve malattia”. Clancy è conosciuto in tutto il mondo per i suoi thriller di spionaggio, militari e tecnologici, che hanno venduto molte decine di milioni di copie in tre decenni di carriera. Alcuni dei suoi libri sono diventati film di grande successo: tra questi il più famoso è “Caccia a Ottobre Rosso” con Sean Connery, uscito nel 1990.
La vita di Tom Clancy è stata decisamente meno avventurosa di quella dei suoi personaggi. Era nato a Baltimora il 12 aprile del 1947 e aveva studiato letteratura al Loyola College della stessa città. Prima di diventare uno scrittore di successo aveva lavorato come assicuratore, ma nel 1984, a 37 anni, scrisse la storia di un sottomarino sovietico che disertava in Occidente negli ultimi anni della Guerra Fredda, The Hunt for Red October.
Clancy era un grande appassionato di questioni militari e tecnologiche, e scelse di raccontare una vicenda piuttosto plausibile in termini estremamente realistici. La casa editrice del Naval Institute, un ente culturale privato molto vicino alla Marina militare statunitense, fu così convinto dalla storia da pagare in anticipo 5.000 dollari per il libro. Era il primo romanzo pubblicato dal Naval Institute Press – e sarebbe diventato quasi subito una delle letture più popolari nei circoli militari americani – ma la garanzia del successo arrivò a quell’oscuro assicuratore quando una copia arrivò a Ronald Reagan, l’allora presidente repubblicano degli Stati Uniti, che si racconta abbia detto, dopo essere arrivato in fondo: “il racconto perfetto”.
Christopher Hitchens, in una recensione di qualche anno dopo, raccontò questo aneddoto e si dilungò in una serie di paralleli tra Tom Clancy e Reagan: Clancy fu sempre un grandissimo ammiratore del presidente, a cui dedicò il libro recensito da Hitchens (Executive Orders, in italiano Potere esecutivo) con le parole “A Ronald Reagan, l’uomo che vinse la guerra”. Clancy era iscritto alla NRA, la potente lobby delle armi americana, fin dal 1978, e sostenne sempre le battaglie politiche conservatrici negli Stati Uniti.
Nel 1984 Reagan era all’apice della sua popolarità e Caccia a Ottobre Rosso entrò nella classifica dei libri più letti del New York Times, dandogli un immediato successo. Negli anni successivi scrisse decine di altri thriller, che mantenevano due caratteristiche: da un lato univano le storie di spionaggio alle approfondite conoscenze militari e tecnologiche di Clancy, e dall’altro avevano una retorica patriottica e – soprattutto inizialmente – anticomunista che sembrava perfetta per l’epoca.
I presidenti degli Stati Uniti e i generali lo invitavano a cena e allo scrittore venivano spesso fatte visitare le basi, i sottomarini o gli aerei militari. Nel 1999, Clancy scrisse con il generale Chuck Horner, uno dei massimi responsabili militari dell’operazione Desert Storm, un resoconto della prima guerra del Golfo dal punto di vista dell’allora comandante dell’aviazione (il libro si intitola Every Man a Tiger, in italiano Ogni uomo è una tigre). Hitchens racconta anche che negli anni Novanta, Clancy aveva un carroarmato M4A1 – lo Sherman, quello tipico della Seconda guerra mondiale – parcheggiato nel giardino della sua tenuta vicino a Baltimora e un poligono di tiro in cantina.
I libri di Clancy – alcuni scritti da ghost writer, dato che sotto il suo nome vanno oltre cento titoli – vennero venduti in milioni di copie in tutto il mondo, ma l’autore fu così capace nel rendere il proprio nome una specie di marchio di fabbrica da potersi allargare a molti altri campi dell’industria dell’intrattenimento. I film, ad esempio: nel corso degli anni hanno impersonato Jack Ryan, l’analista della CIA che è interpretato da Alec Baldwin in Caccia a Ottobre Rosso, anche Harrison Ford e Ben Affleck. Oppure i videogiochi: nel 1996 Clancy fu tra i fondatori della Red Storm Entertainment e il suo nome compariva sopra i titoli delle serie di giochi più popolari, come Rainbow Six, uno sparatutto in prima persona molto realistico, o Splinter Cell.
Alcuni anni più tardi la Red Storm Entertainment venne venduta al gigante del settore Ubisoft, per una cifra che si stimò intorno a 100 milioni di dollari. La rivista Forbes lo inserì diverse volte nella lista delle celebrità più ricche del mondo e il suo patrimonio è valutato in circa 300 milioni di dollari. Tra i suoi molti interessi economici c’era anche una partecipazione nella squadra di baseball di Baltimora, gli Orioles.
Il prossimo libro di Clancy, Command Authority, dovrebbe uscire il 3 dicembre negli Stati Uniti. Tom Clancy fu sposato con Wanda Thomas dal 1969 al 1999, anno in cui divorziò per sposare la giornalista Alexandra Marie Llewellyn.
Foto: Brendan Smialowski/Getty Images