Mercoledì si sfascia il PdL?
Alfano chiede che il partito voti la fiducia al governo, Berlusconi chiede il contrario, Letta ha respinto le dimissioni dei ministri del centrodestra
21:57 – Al termine di un incontro a Palazzo Grazioli, Silvio Berlusconi ha confermato la sua precedente posizione, cioè che domani il PdL voterà la sfiducia al governo Letta. Secondo Repubblica, insieme a Berlusconi c’erano i due capigruppo Renato Brunetta e Renato Schifani, Maria Stella Gelmini, Maurizio Gasparri, Giancarlo Galan, Nicolò Ghedini, Daniela Santanchè, Daniele Capezzone, Gianfranco Miccichè e Nunzia De Girolamo (unico ministro presente a Palazzo Grazioli). A Palazzo Chigi, invece, Angelino Alfano si è incontrato con gli altri ministri del PdL, alla presenza di Gianni Letta.
21:38 – Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, ha detto a Ballarò che il PdL ha deciso di votare la sfiducia al governo Letta. Cicchitto, anche lui ospite a Ballarò, ha negato che la decisione potesse riguardare tutto il PdL (che comunque sembra molto diviso al suo interno).
21:20 – Il sito del Governo ha diffuso la nota che conferma quello che era stato anticipato dalle agenzie di stampa un’ora fa:
«Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha respinto le dimissioni dei ministri Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi, Gaetano Quagliariello.»
20:40 – Roberto Formigoni, ex presidente della Regione Lombardia, ha detto al telegiornale di Telelombardia di essere pronto a votare la fiducia al governo Letta, insieme ad Angelino Alfano. Formigoni ha aggiunto: «Spero che il partito sia compatto su questo fronte così da garantire la stabilità necessaria al Paese e la nascita di provvedimenti anti-crisi. Anche Berlusconi sta riflettendo su questo punto».
20:23 – Secondo alcune agenzie di stampa che citano fonti del governo, Enrico Letta ha respinto le dimissioni dei ministri del PdL. Domani ci sarà il voto di fiducia in parlamento.
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Dopo una giornata di riunioni, incontri e consultazioni non è ancora possibile dire con certezza che cosa sarà del governo Letta. Il ministro dell’Interno uscente del PdL, Angelino Alfano, ha invitato tutti i parlamentari del suo partito a votare la fiducia al governo domani, sia al Senato sia alla Camera. Nel frattempo è uscita l’anticipazione di una lunga lettera inviata a Tempi nel primo pomeriggio, nella quale Silvio Berlusconi critica duramente il governo Letta e il presidente della Repubblica, Napolitano.
Berlusconi e Alfano si sono visti più volte nel corso della giornata, ma non è ancora chiaro se il PdL riuscirà a mantenere una posizione unitaria sul probabile voto di fiducia di domani. Berlusconi non ha ancora rilasciato una dichiarazione di indirizzo per i suoi parlamentari.
Nel tardo pomeriggio il ministro per i rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, ha confermato che domani il governo farà votare la fiducia “alla luce del sole” per portare chiarezza sulla maggioranza disposta a sostenere il governo Letta.
Seguono gli aggiornamenti della giornata.
18:00 – Il ministro per i Rapporti con il parlamento, Dario Franceschini, ha confermato che domani il governo farà votare la fiducia per fare avvenire ogni scelta “alla luce del sole” e senza ambiguità.
17:46 – Il sito della rivista Tempi ha pubblicato un’ampia anticipazione di una lettera scritta da Silvio Berlusconi che sarà pubblicata sul suo prossimo numero. Berlusconi descrive Enrico Letta e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano come inaffidabili.
Enrico Letta e Giorgio Napolitano avrebbero dovuto rendersi conto che, non ponendo la questione della tutela dei diritti politici del leader del centrodestra nazionale, distruggevano un elemento essenziale della loro credibilità e minavano le basi della democrazia parlamentare. Come può essere affidabile chi non riesce a garantire l’agibilità politica neanche al proprio fondamentale partner di governo e lascia che si proceda al suo assassinio politico per via giudiziaria?.
17:40 – Dopo avere incontrato il presidente del Consiglio Enrico Letta, Matteo Renzi ha pubblicato su Facebook questo messaggio.
Oggi sono usciti i dati sulla disoccupazione in Italia. Siamo al 12,2%, il livello più alto dal 1977. I giovani senza lavoro hanno superato il 40%. E la politica come reagisce? Niente, imbambolata sulle vicende che tengono l’Italia bloccata da vent’anni. Ho detto oggi al Premier Letta che da sindaco, da militante democratico ma soprattutto da cittadino spero che prevalga l’interesse del Paese. E continuo a fare il tifo per un Governo solido che faccia bene per le famiglie, per le imprese, per l’Italia. Tutto il resto lo lascio ai professionisti della chiacchiera…
17:37 – Il titolo Mediaset ha chiuso al +6,27 per cento.
17:33 – La borsa di Milano ha chiuso al +3,11 per cento, il grafico mostra il suo andamento durante tutta la giornata (fonte: Yahoo! Finanza).
17:16 – Sandro Bondi, coordinatore nazionale del PdL, ha risposto ad Alfano: “A questo punto, pur essendo convinto che la cosa migliore sia sfiduciare questo governo, voterò la fiducia solo se me lo chiedesse il presidente Silvio Berlusconi. Nessun altro”.
17:06 – Alfano di preciso ha detto: “Rimango fermamente convinto che tutto il nostro partito domani debba votare la fiducia a Letta. Non ci sono gruppi e gruppetti”.
16:55 – Angelino Alfano ha inviato tutto il PdL a votare la fiducia al governo Letta, rispondendo indirettamente all’annuncio di Giovanardi di un possibile gruppo di dissidenti.
16:43 – L’ipotesi di un gruppo di “dissidenti” del PdL continua a circolare, il senatore PdL Carlo Giovanardi ha da poco detto che: “Abbiamo i numeri, siamo anche più di 40, e siamo fermi nel voler mantenere l’equilibrio di governo. Per questo voteremo la fiducia. Il problema dei numeri, al massimo, è degli altri”.
16:37 – Il Movimento 5 Stelle sta valutando la presentazione di una mozione di sfiducia in Senato per domani, dicono le agenzie.
16:25 – In pratica è in corso una riunione tra i ministri dimissionari PdL, è arrivata anche Nunzia De Girolamo.
16:11 – Anche Angelino Alfano ha raggiunto palazzo Chigi, dove è presente il presidente del Consiglio Enrico Letta. Ci sono anche i ministri dimissionari Gaetano Quagliariello e Beatrice Lorenzin. Se non sono consultazioni poco ci manca.
15:42 – Fabrizio Cicchitto, uno dei parlamentari PdL più esplicitamente critici nei confronti delle ultime decisioni di Berlusconi, ha raggiunto palazzo Chigi, dicono le agenzie. Così come aveva fatto in precedenza Gianni Letta.
15:32 – A palazzo Grazioli, intanto, è terminato l’incontro tra Angelino Alfano e Silvio Berlusconi.
15:16 – Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha incontrato a palazzo Chigi il presidente del Consiglio Enrico Letta.
15:12 – L’infografica mostra la situazione della maggioranza al Senato prima e dopo la crisi. Se i 91 senatori del PdL non votassero a favore nel caso di un voto di fiducia, unendosi a Movimento 5 Stelle, Lega Nord e GAL, il governo Letta sarebbe sfiduciato per 8 voti.
15:04 – Come avviene sempre nel mezzo di una crisi politica, circola di tutto e le più svariate ipotesi su che cosa potrebbe accadere nelle prossime ore e giorni. L’ANSA ha raccolto diverse voci, tutte da confermare, sull’ipotesi di “un gruppo autonomo” di una trentina di senatori PdL disposti a sostenere il governo Letta nel caso di un voto di fiducia.
14:48 – Maurizio Gasparri cares: “Prima di ogni altra cosa, la priorità in queste ore è l’unità del nostro partito. E per questo mi sto battendo”.
14:42 – Il PD naturalmente continua a sostenere il governo di Enrico Letta e quella che viene chiamata “operazione verità” sui reali motivi che hanno spinto Berlusconi ad aprire la crisi. Oggi si è riunita la segreteria del partito e si è espressa “in modo unitario” sul sostegno a Letta: “Noi abbiamo preso atto di tutte le dichiarazioni che stanno arrivando su questa crisi di governo. Dalle parti sociali, da imprese e sindacati ma anche da fuori dei confini nazionali. C’è grande preoccupazione e noi sosteniamo Letta nell’operazione verità di domani. Il presidente del Consiglio parlerà in Aula, farà un discorso chiaro, e, a quel punto, vedremo chi ci sta” ha detto il deputato Enzo Amendola, segretario PD Campania e Coordinatore segretari regionali.
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Il punto a metà giornata – Dopo un lunedì particolarmente concitato, la mattina di oggi è trascorsa tra dichiarazioni di singoli esponenti del PdL, più o meno critici nei confronti delle decisioni di ieri di Silvio Berlusconi, e riunioni tra i parlamentari. L’attenzione è concentrata sui rapporti molto tesi all’interno del PdL: a palazzo Grazioli ci sono i principali esponenti del partito per confrontarsi in vista del dibattito parlamentare di domani, con Letta che riferirà al mattino in Senato e al pomeriggio alla Camera. Circolano voci di una possibile divisione all’interno del partito tra chi voterà contro la fiducia e chi invece è orientato a votare a favore, nonostante le indicazioni date ieri da Berlusconi durante la riunione dei parlamentari PdL. Nel frattempo, oggi, è aumentata l’IVA.
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12:47 – Martin Schulz, il presidente del Parlamento europeo ha spiegato all’ANSA che “una caduta del governo creerebbe enormi turbolenze politiche e sui mercati finanziari” non solo in Italia ma in tutta Europa. Schulz è quello dell’infelice battuta di Silvio Berlusconi del 2 luglio di 10 anni fa.
12:44 – E per dirla tutta ci sono anche le stime dei bookmaker: secondo Agipronews i “no” alla fiducia sono dati a 1,65, i “sì” a 1,90. Gioca senza esagerare, eccetera.
12:37 – Non che fosse necessario ribadirlo, comunque per la cronaca il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle, ha confermato che il M5S non voterà la fiducia al governo o a un Letta-bis.
12:21 – Angelino Alfano, il segretario del PdL, è arrivato a palazzo Grazioli per un incontro con Silvio Berlusconi e altri esponenti del partito tra cui Renato Schifani, Renato Brunetta, Denis Verdini e Maurizio Gasparri.
12:17 – A Rainews24, Antonio Di Pietro (Italia dei Valori) dice che il governo “anche se ci prova a farsi sfiduciare, non ci riesce” e dà la colpa a un “parlamento pieno di Scilipotate”. Domenico Scilipoti è stato portato per la prima volta in parlamento dall’Italia dei Valori nel 2008. Fu eletto alla Camera, dopo che era stato candidato al Senato in Sicilia nel 2001 e 2006 senza essere eletto. Alle politiche di quest’anno è stato candidato dal Popolo della Libertà.
11:57 – Maurizio Lupi è stato in questi giorni critico a modo suo con la decisione di Berlusconi di farlo dimettere, insieme con altri quattro ministri, dal governo Letta. Su che cosa farà domani quando probabilmente si voterà la fiducia al governo è per ora laconico. Uscendo dal palazzo di Montecitorio ha detto di essere “molto ottimista” e ai giornalisti ha spiegato che “la mia posizione la conoscete”.
11:29 – Il capogruppo del PD alla Camera, Roberto Speranza, ha detto che “dobbiamo agire affinché Enrico Letta continui il suo lavoro al servizio del Paese, accogliendo tutte le sollecitazioni che provengono dalle forze sociali, economiche e produttive”. Speranza si è incontrato con i deputati del PD per discutere la crisi di governo e i prossimi passaggi parlamentari.
11:17 – Bill Emmott, già direttore dell’Economist, ha scritto un commento sul Financial Times sulla crisi politica in Italia. Secondo Emmott “l’unica possibilità di introdurre un programma di riforme passa attraverso nuove elezioni”.
10:59 – Oggi le cose in borsa a Milano vanno meglio, dopo la giornata in negativo di ieri, l’indice di riferimento FTSE MIB è a +0,98 per cento. Lo spread è a 275 punti.
10:45 – E alla fine oggi è aumentata l’IVA, tema usato strumentalmente in questa crisi di governo. Qui trovate una guida minima con le cose da sapere, il numero da ricordare è 22 (per cento).
10:36 – Altro indicatore dei rapporti non proprio idilliaci all’interno del PdL è l’intervista con il senatore Carlo Giovanardi pubblicata oggi sul Messaggero.
Quando ci hanno detto che il nome cambiava io ho risposto di no. Il Pdl sta nel Ppe, mentre Forza Italia non ci starà. E io nel Ppe voglio stare. I moderati non possono avere questa convinzione e devono farsi tutti estremisti e incendiari?. Le dimissioni sono il nulla. Sono la resa. Significano dare al PD il potere di poter scegliere al momento del voto. Dobbiamo fare un partito di centrodestra vero. Mentre Forza Italia è un’avventura che non ha né capo né coda.
10:15 – Dopo la riunione del PdL di ieri, il dissenso più forte continua a essere manifestato da Fabrizio Cicchitto, a Repubblica ha spiegato che “è un errore far cadere il governo sia per quello che riguarda Berlusconi, sia per il PdL che per l’Italia”. Cicchitto riconosce che il governo Letta “ha fato alcune cose positive” e ricorda che “rischiamo di passare da un governo Letta-Alfano, che garantiva – pur con dei limiti – entrambe le parti, a un esecutivo di scopo. Non si sa chi lo presiederebbe e sarà comunque ostile al PdL. Senza contare che farebbe una legge elettorale su cui il PdL potrebbe fare pochissimo: saremmo emarginati”.
10:12 – Qui trovate in breve la storia del Lodo Mondadori, cosa c’entrano i calzini e perché Fininvest deve risarcire la CIR di Carlo De Benedetti con 541 milioni di euro.
10:09 – A complicare i rapporti tra Silvio Berlusconi e Giorgio Napolitano, ieri è saltata fuori la registrazione di una telefonata in cui Berlusconi accusa il presidente della repubblica Napolitano di aver interferito col giudizio di Cassazione che lo riguardava sul Lodo Mondadori. L’ufficio stampa della presidenza della Repubblica ha diffuso una nota spiegando che si tratta “semplicemente [di] un’altra delirante invenzione volgarmente diffamatoria nei confronti del Capo dello Stato”.
10:03 – Al termine della riunione dei parlamentari PdL a Montecitorio, Fabrizio Cicchitto ha spiegato con un certo imbarazzo che non c’è stato un dibattito sulle cose dette da Berlusconi durante l’incontro.
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In attesa della discussione parlamentare di mercoledì 2 ottobre, tra i partiti proseguono confronti e discussioni su come superare la crisi del governo Letta iniziata con la decisione di Silvio Berlusconi di ritirare i cinque ministri del PdL. Al centro della discussione c’è la riunione tenuta lunedì dai parlamentari del PdL a Montecitorio nella quale ha parlato solamente Berlusconi, dicendo tra le altre cose che quella del governo Letta è “un’esperienza finita” e che il PdL è disponibile a votare solo provvedimenti su IVA, IMU e legge di stabilità prima di tornare al voto.
Dopo l’intervento di Berlusconi la riunione si è chiusa senza la possibilità di avere un dibattito, come ha spiegato il deputato Fabrizio Cicchitto, che avrebbe voluto prendere la parola perché in disaccordo con i metodi di Berlusconi. Attraverso il suo capogruppo alla Camera, Roberto Speranza, il PD ha fatto sapere che le condizioni poste da Berlusconi sono irricevibili.
Enrico Letta sta preparando il discorso che terrà mercoledì mattina in Senato, alle 9:30, e successivamente alla Camera alle 16. Non è ancora del tutto scontato che ci possa essere un voto di fiducia perché questo deve essere proposto sulla base delle mozioni di uno o più gruppi parlamentari. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, ha comunque spiegato che il governo intende confrontarsi sul tema della fiducia per verificare se ci siano ancora i numeri per potere andare avanti.