Il progetto della nuova sede del Whitney Museum
Dopo 25 anni di false partenze, nel 2015 il museo si sposterà nel nuovo edificio progettato da Renzo Piano
di Arianna Verdecchia
È prevista per l’inizio del 2015 l’apertura al pubblico della nuova sede del Whitney Museum, uno dei musei d’arte più importanti di New York e degli Stati Uniti. Il Whitney è dedicato all’Arte americana e di solito espone retrospettive su artisti ancora in attività, mentre la sua collezione permanente conta 19 mila opere di moltissimi artisti, tra i quali Jasper Johns, Mark Rothko, Andy Wahrol e Jackson Pollock.
Il progetto del nuovo edificio – che è in costruzione dal 2011, all’incrocio tra Washington Street e Gansevoort Street nel Meatpacking District (l’ex area dei depositi alimentari e di distribuzione della carne, trasformata in un vivace quartiere di locali, gallerie e nuovi negozi), nella zona meridionale di Manhattan sul fiume Hudson – è dell’architetto italiano Renzo Piano. Avrà una superficie di circa 19 mila metri quadrati, contro gli appena 3 mila attuali, suddivisi in una parte interna per le mostre e una esterna dedicata alle attività degli artisti emergenti.
Del progetto Piano ha detto che «nasce dalle esigenze del Whitney e dalle caratteristiche della sua straordinaria posizione. Abbiamo voluto mantenere la vitalità del luogo ed enfatizzarne la forte personalità. Qui si hanno insieme l’acqua, il parco, la potenza delle strutture industriali e l’eccitante mix delle persone attratte dall’esperienza dell’Arte». Il palazzo avrà una forma asimmetrica e si affaccerà sul fiume Hudson da un lato e dall’altro sullo High Line Park, il parco-passeggiata ricavato negli ultimi anni da una sopraelevata ferroviaria dismessa.
Il New York Post lo ha inserito tra gli edifici che rimodelleranno l’aspetto della città di New York nei prossimi 50 anni. Mentre Justin Davidson, critico del settimanale New York Magazine, ne ha criticato la mancanza di personalità, definendo il progetto una grande occasione mancata: «Una pallida torre di metallo intramezzata da blocchi di cemento che la spostano all’indietro, come una goffa nave da crociera».
La sede attuale del Whitney su Madison Avenue, che si trova molto più a nord nell’Upper East Side, continuerà ad ospitare mostre fino alla fine del 2014: dopodiché verrà preso in affitto dal MoMA, il Museo d’Arte Moderna che ha la sede principale più a sud, a Midtown.
Il Whitney venne fondato nel 1930 da Gertrude Vanderbilt Whitney, della ricchissima famiglia Vanderbilt, una scultrice, collezionista e famosa mecenate: allora la sede fu trovata sull’ottava strada nel Greenwich Village. Il museo venne poi spostato nel 1954 sulla Cinquantaquattresima West e dal 1966 si trova in Madison Avenue, nella sede progettata dall’ungherese Marcel Breuer, famoso principalmente per aver disegnato la sedia Wassily, uno dei simboli dello stile Bauhaus.
L’edificio di Breuer fu molto criticato ai tempi della sua costruzione, a causa del netto contrasto tra la sua struttura fortemente modernista e le tradizionali case in mattoni rossi che lo circondavano. Un critico lo descrisse come: «uno ziggurat babilonese rovesciato a testa in giù». Oggi è considerato uno dei palazzi più caratteristici di New York e un esempio importante dell’architettura brutalista, ma il progetto ha un limite: Breuer non aveva previsto la possibilità di un’espansione.
Il Whitney infatti lamenta mancanza di spazio praticamente da sempre: al momento può esporre solo 150 opere per volta e per questo motivo gran parte della sua collezione è ancora sconosciuta al pubblico. Negli ultimi 25 anni la direzione del museo ha annunciato più volte dei progetti di ampliamento, nessuno dei quali è stato mai portato a termine. Negli anni sono state infatti respinte proposte di architetti famosi come l’americano Michael Graves, l’olandese Rem Koolhaas – che nel 2014 dirigerà la Biennale di Venezia – e Renzo Piano stesso. Tutte bocciate dal Community Board (il comitato di rappresentanza degli abitanti della zona), che le ha definite kitsch o troppo audaci. Nel 2009 infine il Whitney ha acquistato dalla Città di New York il nuovo terreno nella zona High Line Park.
I lavori di costruzione del nuovo Whitney si possono seguire su Twitter tramite l’account ufficiale del Whitney Museum (@whitneymuseum), mentre una preview è visibile sul sito del museo.