Le 500 Chevrolet di Ray Lambercht
Va all'asta una collezione d'auto d'epoca unica al mondo: l'ha messa insieme in cinquant'anni un piccolo concessionario con una bella storia
Il 28 e 29 settembre più di 10 mila persone arriveranno a Pierce, un paesino di 1.700 abitanti in Nebraska, negli Stati Uniti, per partecipare alla vendita all’asta di circa 500 Chevrolet realizzateno dagli anni Cinquanta in poi. Per gli appassionati di auto d’epoca è un evento eccezionale: molti pickup e macchine in vendita non sono mai stati usati, hanno fatto poche decine di chilometri e sono praticamente nuovi nonostante il passare del tempo. All’asta, bandita da Yvette VanDerBrink, si sono già registrate circa 700 persone. Più di 800 potenziali acquirenti hanno fatto offerte online per oltre 500 mila dollari.
Le auto sono state accumulate nel corso di cinquant’anni da Ray Lambrecht, durante il periodo in cui insieme alla moglie Mildred gestì la concessionaria locale di Chevrolet. Ray e Mildred si sposarono nel 1946 dopo sei anni di fidanzamento – avevano atteso la fine della Seconda guerra mondiale – e nello stesso anno Ray iniziò a lavorare nella concessionaria dello zio Ernest Lambrecht. Poco tempo dopo lo zio si ammalò e Ray rilevò la concessionaria, iniziando un nuovo modo di fare affari. Come ha raccontato la figlia Jeannie Lambrecht Stillwell, al padre piaceva vendere gli ultimi modelli e non i vecchi: «non rivendeva le macchine usate che ritirava, non te le faceva comprare. Voleva che tu comprassi l’ultimo e migliore modello di Chevrolet». Inoltre Lambrecht comprava le macchine da Chevrolet e quando arrivavano gli ultimi modelli ritirava e conservava in un magazzino i modelli vecchi invenduti. Pensava avrebbero acquistato valore col passare del tempo: «anziché investire in banca, investiva in auto», ha spiegato la figlia.
Man mano che la collezione cresceva, Lambrecht iniziò a conservare le Chevrolet più preziose in un magazzino o parcheggiate nella sua tenuta. Le auto avevano bisogno di cure continue per proteggerle dal cattivo tempo, dai vandali e dai potenziali ladri, tanto che l’unico impiegato della concessionaria – un meccanico – viveva nella proprietà e aveva anche il compito di controllare che non avvenissero furti. Dopo la sua morte lo sceriffo di Pierce iniziò a occuparsi di un numero crescente di crimini nella proprietà di Lambrecht, mentre si spargeva la voce di una leggendaria collezione di auto d’epoca nella zona. Nel 1996, dopo cinquant’anni di attività, Ray e Mildred Lambrecht chiusero la concessionaria: avevano rispettivamente 78 e 75 anni e, scrive la figlia, «lavorarono sempre sei giorni a settimana per 50 anni, senza prendere un solo giorno di ferie o di malattia».
Nel frattempo i furti aumentavano sempre di più, non tanto delle auto quanto dei pezzi di ricambio: una volta per esempio vennero rubati cento radiatori, con molti danni alle auto da cui erano stati estratti. Nel giugno di quest’anno i Lambrecht – che oggi hanno 92 e 95 anni e vivono ancora vicino alla concessionaria – hanno deciso di vendere la collezione alla casa d’aste VanDerBrink. La prima volta che la titolare Yvette VanDerBrink arrivò a Pierce restò stupita dall’enorme confusione nella concessionaria: c’era sporco ovunque, portelloni, paraurti, volanti e altre cianfrusaglie che rendevano difficile camminare. «Nonostante il modo in cui era ridotto il posto», ha raccontato, «quando aprii la porta della prima macchina rimasi senza parole. Era un’auto nuova, aveva ancora la plastica sui sedili».
VanDerBrink mostra la concessionaria e la collezione
VanDerBrink si è data molto da fare per sistemare la proprietà. Quando vennero abbattuti gli alberi e le erbacce cresciute sul terreno usato come deposito all’aperto apparvero nove lunghissime file di Chevrolet. Durante l’estate ha ripulito il negozio, catalogato le auto e respinto le pressioni di un californiano che voleva acquistare l’intera collezione in blocco. Negli ultimi giorni anche gli abitanti di Pierce sono indaffarati a organizzare la città per accogliere le migliaia di visitatori. «Sarà come un campionato di football dello stato», ha commentato lo sceriffo di Pierce. E poi ha aggiunto che sarà anche «un giorno triste. I tesori dei nostri Lambrecht se ne andranno via su rimorchi di altre persone».