Le tensioni in Grecia
Oggi c'è stata un'altra manifestazione contro Alba Dorata - che pare perdere consensi - ma ci sono nuovi guai per i tagli dei dipendenti pubblici e per il timore di un terzo piano di salvataggio
Nelle ultime ore è in corso ad Atene e in altre città della Grecia una manifestazione di protesta contro le azioni violente del partito di estrema destra Alba Dorata: in particolare l’uccisione di un noto rapper greco di sinistra, “Killah P”, da parte di un esponente di Alba Dorata. Secondo Reuters alcune centinaia di manifestanti si sono radunati in Piazza Syntagma, nel centro di Atene, mostrando cartelli con scritte come «Assassini!» e «Fuori i fascisti dalla città». Non si hanno notizie di scontri con la polizia, ma alcune stazioni della metropolitana di Atene durante il pomeriggio sono comunque rimaste chiuse.
La Grecia sta attraversando da alcune settimane un periodo nuovamente teso, dopo mesi di relativa tranquillità: da giorni ci sono scioperi e manifestazioni in varie città, incoraggiate anche dal partito di sinistra SYRIZA dopo la notizia che potrebbe essere necessario un terzo piano di salvataggio dell’economia del paese: i lavoratori pubblici hanno indetto a partire da martedì uno sciopero di 48 ore contro l’obbligo di tagliare 25 mila posti sui restanti 600 mila come parte dell’accordo dei precedenti piani di salvataggio. Due giorni fa, inoltre, il Senato accademico dell’Università di Atene ha rilasciato un comunicato in cui rileva «l’impossibilità di portare avanti la sua funzione di formazione, ricerca e amministrazione», e in cui dichiara di «essere costretto a sospendere ogni attività didattica».
I partiti di sinistra, e in particolare ANTARSYA – a cui Killah P era vicino – stanno accusando da molti giorni Alba Dorata di avere contribuito a creare una generale situazione di violenza e di inasprimento del dibattito politico, nella quale è avvenuto l’omicidio di Killah P: secondo un recente sondaggio, circa l’80 per cento dei greci contattati crede che l’omicidio di Killah P e atti simili siano una minaccia per la democrazia. Secondo Ekathimerini, un quotidiano di posizioni conservatrici, Alba Dorata inoltre avrebbe perso circa quattro punti percentuali nei sondaggi, passando dal 10,8 per cento registrato in giugno a circa il 6,8 per cento nei giorni scorsi, rimanendo comunque il terzo partito del paese dopo Nuova Democrazia (centrodestra) e SYRIZA (sinistra), rispettivamente date al 21 e 19,2 per cento. Alle ultime elezioni Alba Dorata prese poco meno del 7 per cento dei voti complessivi, e attualmente ha 18 membri all’interno del Parlamento: si è difesa dalle accuse dei partiti di sinistra negando di essere coinvolta nell’omicidio di Killah P e dicendo di essere vittima di un accanimento ingiustificato da parte del governo.
Racconta un articolo del New York Times che in molti sono tornati a credere che all’interno della polizia siano presenti parecchi simpatizzanti di estrema destra e in particolare di Alba Dorata, a causa delle poche incriminazioni che il partito politico riceve a fronte delle sue azioni: anche nel caso dell’omicidio di Killah P, alcuni testimoni hanno raccontato che un gruppo di poliziotti era rimasto a guardare mentre alcuni militanti del partito picchiavano il cantante. Nei giorni scorsi è stata aperta un’inchiesta per chiarire la presenza di militanti di Alba Dorata all’interno della polizia, e BBC riporta che nel corso di una perquisizione di alcune sedi del partito è stato arrestato per motivi non ancora chiariti un agente di 45 anni, già noto per aver lavorato come guardia del corpo per il partito: lo stesso agente nel 2012 fu sospeso per aver partecipato ad azioni intimidatorie di Alba Dorata contro alcuni immigrati stranieri. Nikos Demertzis, un professore di Sociologia della politica all’Università di Atene, ha detto che «esiste una tradizione in Grecia per cui le organizzazioni dell’estrema destra hanno solidi contatti con la polizia: è un fatto storico piuttosto ricorrente».