Gli oggetti di una baraccopoli
Le fotografie dalla mostra allestita alla Triennale di Milano che racconta l'autoproduzione in una grande baraccopoli di Nairobi
Made in Slums è una rassegna di mostre proposte dal Triennale Design Museum, che indagano e raccontano storie di design contemporaneo creato in luoghi speciali e particolari: le grandi baraccopoli del mondo. Una nuova mostra appartenente al progetto sarà inaugurata oggi: è dedicata allo slum di Mathare a Nairobi, una delle baraccopoli più grandi del Kenya. Conta circa 500.000 abitanti ed è sviluppata per un’area di circa 3km per 1,5km.
La mostra, ideata dalla ong Liveinslums, presenta le fotografie di Filippo Romano e Francesco Giusti e indaga la capacità degli abitanti di autoprodursi gli oggetti di tutti i giorni. Dalle pentole agli attrezzi di lavoro, alla distillazione di un alcolico potentissimo, il Changaa, gli abitanti utilizzano materiali di riciclo.
Spiega Fulvio Irace, curatore della mostra:
«Come nell’isola di Robinson Crusoe lungo le frontiere di una spiaggia virtuale che circonda il cuore dello slum, la marea deposita ogni giorno gli scarti della capitale: pezzi di legno, insegne pubblicitarie, tavole e lamiere e soprattutto bidoni, l’elemento base di un progetto di riciclo minuzioso ed efficace. In simili condizioni, dunque, l’ingegnosità della comunità supplisce alle gravi carenze del territorio, e risponde ai propri bisogni recuperando e trasformando materia di scarto in oggetti a elevato gradiente estetico»
La mostra, che resterà aperta fino all’8 dicembre, comprende diversi materiali oltre alle fotografie di Romano e Giusti: sarà possibile vedere il lavoro del designer Francesco Faccin, a cui è stato proposto di realizzare le attrezzature per una scuola, e una selezione di video di Silvia Orazi e Fabio Petronilli che affrontano il tema delle auto-produzioni.