Le manifestazioni antifasciste in Grecia
Le foto delle migliaia di persone che hanno manifestato contro Alba Dorata dopo l'omicidio di un rapper di sinistra, e degli scontri con la polizia
Mercoledì 18 settembre circa 5mila persone hanno manifestato ad Amfiali, nel quartiere di Keratsini del Pireo a sud di Atene in Grecia, per protestare contro l’uccisione di Pavlos Fyssas, un uomo di 34 anni esponente del partito di sinistra ANTARSYA. Secondo le ricostruzioni Fyssas, cantante hip-hop conosciuto anche con il nome d’arte “Killah P”, sarebbe stato aggredito e ucciso da un gruppo di sostenitori del partito di estrema destra Alba Dorata.
Durante la manifestazione, organizzata da diversi gruppi di sinistra, ci sono stati momenti di forte tensione con la polizia cui sono seguiti scontri con il lancio di pietre e altri oggetti verso gli agenti, che hanno risposto usando gas lacrimogeni. Le proteste hanno interessato anche altre zone della Grecia, oltre quella di Atene. La polizia ha fermato più di 75 persone per accertamenti, in seguito alle violenze (tra i fermati c’è un ufficiale di marina italiano, accusato di aver puntato una pistola contro i manifestanti: lui dice che stava difendendo sua moglie incinta in macchina). Il leader di Alba Dorata, Nikolaos Michaloliakos, ha escluso qualsiasi legame tra il suo partito e l’attacco in cui è stato ucciso Fyssas. La polizia ha comunque arrestato un uomo di 45 anni, che secondo la stampa greca avrebbe ammesso di avere accoltellato Fyssas (e avrebbe gettato la sua tessera di Alba Dorata prima dell’arrivo dei poliziotti). In serata è circolato anche il nome dell’uomo, che però non è stato ufficialmente confermato.
La manifestazione a Keratsini era iniziata pacificamente, fino a quando un gruppo di anarchici ha attaccato una sede locale della polizia. Gli scontri sono durati per circa due ore, con gruppi di violenti che hanno dato fuoco ai cassonetti e creato barricate per tenere lontani gli agenti. Ci sono state alcune cariche da parte della polizia per disperdere i manifestanti. La zona è stata isolata causando diversi disagi a chi stava passando lungo il Pireo. Le altre manifestazioni sono state organizzate a Salonicco, la seconda città più grande della Grecia, a Patrasso, a Xanthi (nord-est), a Larissa (Tessaglia) e a La Canea, sull’isola di Creta.
Il vice primo ministro greco, Evangelos Venizelos (PASOK, socialista, al governo in coalizione) ha detto che Alba Dorata “usa la violenza come sua priorità e deve essere trattata come un’organizzazione criminale”. Il ministro dell’Ordine pubblico, Nikos Dendias, ha detto di essere “scosso da quanto accaduto” a Fyssas, ricordando che la sua uccisione e gli altri incidenti violenti in cui è stata coinvolta Alba Dorata “dimostrano nel modo più chiaro possibile le intenzioni dell’organizzazione neo-nazista”.
Alba Dorata nega di essere un’organizzazione neo-nazista, per quanto nel corso dei mesi le dichiarazioni di ammirazione nei confronti di Adolf Hitler da parte di alcuni suoi esponenti, i simboli usati durante le manifestazioni e le derive violente con rappresaglie hanno indotto molti osservatori a definirla tale. Alle elezioni politiche del 2012 il partito ha ottenuto il 7 per cento dei voti e, secondo i sondaggi più recenti, ora gode del sostegno del 12 per cento degli elettori.
Per la Grecia è un periodo molto delicato: da inizio settimana sono in corso scioperi e manifestazioni in tutto il paese. Le proteste sono contro una nuova serie di tagli decisi dal governo per rimettere in sesto le finanze dello stato, rispettando le politiche di austerità concordate con Unione Europea, Banca Centrale Europa e Fondo Monetario Internazionale per avere prestiti e risorse per evitare il fallimento.