Si vota in Baviera
Uno degli stati più importanti della Germania, a una settimana dalle elezioni federali: comunque andrà, secondo molti, sarà una vittoria per Angela Merkel
18.40 – Secondo i primi exit poll in Baviera la CSU ha ottenuto un’importante vittoria, ottenendo il 49 per cento dei voti. La FDP avrebbe ottenuto soltanto 3 per cento dei voti, non raggiungendo quindi la soglia di sbarramento. Il principale partito di opposizione, la SPD, sarebbe ferma al 21 per cento.
Aggiornamento, ore 18.00 – Si sono chiusi i seggi per le votazioni. I risultati finali, scrive il sito del quotidiano Süddeutsche Zeitung, sono attesi intorno alle 23.45.
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Domenica 15 settembre si vota in Baviera, uno dei Länder più popolosi e ricchi della Germania. Il governatore uscente, Horst Seehofer, 64 anni, leader della CSU – il partito conservatore bavarese alleato della CDU di Angela Merkel – è in vantaggio di 28 punti percentuali sul suo avversario della SPD, Christian Ude, 66 anni, che è fermo intorno al 20 per cento.
Le elezioni in Baviera sono importanti per diversi motivi. Cadono soltanto una settimana prima delle elezioni federali e quindi potrebbero avere conseguenze sul voto nazionale: la Baviera è il secondo stato più popoloso della Germania, con 12,5 milioni di abitanti e 9 milioni di elettori (il primo è il Nordrhein-Westfalen, quello di Düsseldorf e di Colonia). Come superficie è il più grande e da solo copre il 20 per cento di tutto il territorio tedesco.
È anche uno stato ricco, dove hanno sede alcune delle società più importanti della Germania, come BMW e Siemens. Ha il tasso di disoccupazione più basso della Germania (3,8 per cento) ed è in fondo a tutte le classifiche sulla criminalità. La capitale, Monaco, finisce regolarmente nelle classifiche delle 10 città più vivibili del mondo. Come se non bastasse, la Baviera ha anche una delle squadre di calcio più forti del mondo, il Bayern Monaco.
Tutti questi fattori hanno fatto sì che i bavaresi abbiano poca voglia di cambiare. Le cose stanno andando bene e parte del merito è certamente di Seehofer. Questa situazione è buona anche per Angela Merkel, l’attuale cancelliere, che sarà candidata per un terzo mandato alle elezioni federali del 22 settembre.
Lo Spiegel ha definito le elezioni in Baviera una situazione win-win per Angela Merkel: indipendentemente da come andrà, sarà comunque una vittoria. Il partito di Seehofor, la CSU, è alleato a livello nazionale con la CDU, e mentre il partito di Merkel si presenta in tutta la Germania, la CSU presidia la Baviera – che è l’unico Land a maggioranza cattolica della Germania. Tendenzialmente la CSU è più tradizionalista e conservatrice della CDU, anche se negli ultimi anni si è modernizzata e ha fatto propri anche alcuni temi della SPD.
Ma torniamo al win-win. Se Seehofer dovesse ottenere un grande successo, potrebbe influenzare il voto della prossima settimana, convincendo gli elettori tedeschi che i conservatori stanno godendo di un momento favorevole. Se invece la vittoria di Seehofer fosse risicata o comunque non in linea con le aspettative, Merkel potrebbe dare la colpa a motivi locali e allo stesso tempo dare una stoccata a un alleato spesso turbolento.
Seehofer, infatti, piace ai bavaresi anche perché si è sempre dimostrato un leader indipendente, capace di opporsi o comunque di pungolare la CDU nonostante la disparità di forze – con 45 seggi, la CSU è attualmente il partito più piccolo rappresentato nel parlamento tedesco. Ad esempio, la sua proposta di introdurre una tassa da far pagare agli stranieri che utilizzano le autostrade tedesche ha imbarazzato parecchio Merkel, che ha dovuto spiegare più volte che questa tassa non rientra tra i programmi del suo governo.
La coalizione di Merkel potrebbe ottenere un altro vantaggio dalle prossime elezioni, in un modo bizzarro e probabilmente possibile solo in Germania. I principali dubbi che riguardano le elezioni federali della prossima settimana riguardano la tenuta del FDP, il partito liberale. Si tratta del principale alleato della CDU ed è un partito negli ultimi tempi in grave difficoltà. Se la FDP dovesse ottenere un cattivo risultato, Merkel potrebbe essere costretta ad allearsi con la SPD, la famosa Große Koalition (“grande coalizione”) che ha governato il paese tra il 2005 e il 2009 e di cui si è parlato molto anche in questa campagna elettorale.
Come nel resto della Germania, la FDP è in difficoltà anche in Baviera. Non è chiaro se riuscirà a superare la soglia di sbarramento del 5 per cento necessaria ad entrare in parlamento. Secondo alcuni commentatori, se la FDP otterrà un cattivo risultato in Baviera potrebbe, paradossalmente, trarne un vantaggio: quegli elettori che ritengono che ci sia bisogno in un partito liberale e vicino alla grande industria potrebbero decidere di dare per motivi tattici un voto alla FDP durante le elezioni politiche. E una FDP più stabile in parlamento potrebbe dare a Merkel i numeri necessari a governare con la sua attuale alleanza.