Il voto sulla decadenza di Berlusconi è slittato
La riunione della Giunta del Senato è stata aggiornata a giovedì alle 15: intanto Augello ha chiesto che Berlusconi rimanga senatore
Il voto previsto per stasera sulla decadenza di Silvio Berlusconi dalla sua carica di parlamentare è slittato: la riunione della Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato, incaricata della discussione e seguente votazione, è stata aggiornata a giovedì alle 15, mentre domani verrà deciso il calendario dei lavori. La Giunta, che ieri aveva rallentato i suoi lavori a causa degli scontri, anche piuttosto tesi, tra i senatori del Popolo della Libertà e del Pd, ha risolto una delle questioni più spinose: le tre pregiudiziali, presentate ieri dal relatore Andrea Augello (PdL), sono state fatte diventare semplici questioni parlamentari, e quindi saranno votate insieme alla relazione finale.
La vicepresidente della Giunta del Senato, Stefania Pezzopane, ha spiegato: «Il relatore Augello ha ritirato le pregiudiziali e si è deciso all’unanimità di cominciare la discussione generale sulla relazione di Augello. La sua proposta è stata quella di convalidare l’elezione di Berlusconi». Data l’ultima proposta del relatore, sembra improbabile che la sua relazione venga approvata, a causa dell’opposizione di Pd, Sel, Scelta Civica e Movimento 5 Stelle: in questo caso Augello dovrà essere sostituito con un altro senatore la cui relazione terrebbe conto della bocciatura precedente, rendendo quindi più spedito un voto a favore della decadenza.
La giunta si deve occupare di Berlusconi secondo quanto stabilito dalla legge Severino, della fine del 2012, che prevede che una condanna passata in giudicato – come quella a Berlusconi in via definitiva a 4 anni per frode fiscale dello scorso primo agosto – sia motivo di incandidabilità e di incompatibilità con l’incarico di parlamentare. L’opinione della Giunta non è vincolante, e la decadenza di Berlusconi, per diventare effettiva, dovrà essere votata dal Senato.