Ilva, sequestrati beni per oltre 900 mln a 13 società gruppo Riva
Taranto, 11 set. (LaPresse) – La guardia di finanza di Taranto, su disposizione del gip del tribunale di Taranto, ha eseguito un sequestro preventivo, funzionale alla confisca per equivalente, di beni immobili, disponibilità finanziarie e quote societarie per una somma complessiva di oltre 916 milioni di euro. I sequestro riguarda altre 13 società a diverso titolo riconducibili al Gruppo Riva, proprietari anche dell’Ilva, ed è stato eseguito principalmente nella sede di Milano e Taranto. Interessate anche le città di Roma, Genova, Cagliari, Modena, Parma, Reggio Emilia, Sondrio, Varese, Potenza, Bolzano, Savona, Bergamo, Brescia, Verona, Napoli, Salerno, Bari, Vercelli, Coma, Massa Carrara, Lecco e Cuneo. In particolare, sono state interessate 9 società controllate in via diretta e indiretta in forma dominante, da Ilva S.p.A; 3 società controllate in via diretta, in forma dominante, da Riva Forni Elettrici S.p.A.; una società controllata mediante influenza dominante da Riva Fire s.p.a. In particolare sono stati sequestrati beni immobili per oltre 456 milioni di euro, disponibilità finanziarie per oltre 45 milioni di euro, azioni e quote societarie per circa 415 milioni di euro. Sono stati sequestrati altresì un centinaio di automezzi, il cui valore complessivo è ancora in corso di quantificazione.
Il sequestro scaturisce da un ulteriore dispositivo del giudice, che ha esteso il decreto di sequestro preventivo già emesso nello scorso mese di maggio, fino al raggiungimento della somma di 8,1 miliardi di euro, nei confronti delle società ‘Riva – F.i.r.e.’, Riva Forni Elettrici’ e ‘Ilva’, tutte con sede a Milano. Tale estensione, spiega la guardia di finanza, ha quindi riguardato le società “controllate, collegate o comunque sottoposte all’influenza dominante” dalle predette “ex articolo 2359 c.c.”. L’ importo di 8,1 miliardi di euro era stato commisurato al vantaggio economico goduto dal gruppo industriale, derivante dalla mancata messa in opera delle strutture necessarie all’ambientalizzazione della nota azienda siderurgica tarantina.