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Creature sottomarine, il nuovo logo di Yahoo e dubbi che non sapevate di avere, tra le cose più lette sul Post questa settimana
Tra le cose più lette della settimana sul Post c’è un articolo di riflessioni su cosa possa fare il mondo democratico rispetto alle violenze sui civili compiute dal regime siriano, scritto dal saggista ed esperto di politica internazionale anglo-olandese Ian Buruma. Ci sono poi le risposte a due dubbi quotidiani, uno dei quali forse non sapevate neppure di averlo: perché i tasti del telefono sono messi così? Tra i blog, una vignetta di Makkox, che negli ultimi tempi è in gran forma.
– Cosa si fa con la Siria
L’intervento militare americano non è una buona idea, spiega Ian Buruma: e probabilmente lo sa anche Barack Obama, che sta cercando di uscire dal guaio in cui si è messo.
– Perché i tasti del telefono sono messi così?
Vi sembrerà scontato, invece si fecero test e progetti molto diversi, e alla fine si scelse di fare il contrario rispetto alle calcolatrici.
– Creature degli abissi oceanici
Le foto sottomarine realizzate dal NOAA, che mostrano animali poco conosciuti, coloratissimi e talvolta brutti da far paura.
– È finito Burning Man
Il festival della spettacolare città provvisoria, delle macchine e dell’enorme scultura bruciata nel deserto del Nevada: vale la pena dare un’occhiata alle foto.
– Le rovesciate di Leonidas da Silva
Il calciatore brasiliano famoso per le acrobazie di gioco è stato celebrato da un doodle di Google nel centenario della sua nascita.
– Il nuovo logo di Yahoo!
È viola, è meno fumetto di quello vecchio, e per un po’ storceremo il naso tutti, ma loro si dicono molto contenti.
– Perché Kaká al Milan è una notizia
Non un acquisto di un giocatore come un altro, considerati i precedenti.
– Il grattacielo ustore di Londra
Da alcuni giorni il profilo di un palazzo di 37 piani in costruzione riflette la luce del sole su un punto della strada sottostante, creando problemi e curiosità.
– Quanto tempo si gioca a tennis (davvero)
Il Wall Street Journal ha cronometrato la durata effettiva del gioco, togliendo pause e intervalli: indovinate quanto resta.
– Cos’è il Galaxy Gear
Cioè il primo smartwatch di Samsung, che oltre a dire l’ora serve per usare le applicazioni e fare telefonate alla 007 (se avete anche il telefono, però).
Dai blog:
L’avversativa reggae, di Makkox.
L’egoismo umile dello scarso: Jovanotti spiegato a chi non gli piace, di Mario Fillioley.
E voi, vi convertirete tutti ad Amazon MatchBook?, di Antonio Dini.
Foto: Ye Aung Thu/AFP/Getty Images