Le altre Olimpiadi di Tokyo
Quelle del 1964: furono le Olimpiadi della tecnologia e del riscatto dopo la sconfitta nella Seconda guerra mondiale
Sabato 7 settembre il Comitato Olimpico Internazionale ha annunciato che nel 2020, per la seconda volta, le olimpiadi estive si terranno a Tokyo. La prima volta fu, sempre a Tokyo, nel 1964. Fu un momento importante nella storia del paese che era uscito sconfitto ed emarginato dalla Seconda guerra mondiale e che colse l’occasione per dare di sé una nuova immagine di paese moderno, capace di organizzare con efficienza un grande evento e all’avanguardia nella tecnologia.
Il Giappone in realtà avrebbe dovuto ospitare un’edizione dei giochi già nel 1940, ma quell’anno i giochi furono sospesi a causa della Seconda guerra mondiale. Le Olimpiadi successive furono quelle di Londra nel 1948, dalle quali il Giappone fu escluso a causa delle sue responsabilità nella guerra. Tokyo 1964 era per i giapponesi l’occasione di riscattare il paese, che fino al 1952 era rimasto sotto l’occupazione militare americana.
La cerimonia di apertura
Uno dei simboli scelti per indicare il rinnovamento del paese fu la decisione di far portare la torcia olimpica nell’ultimo tratto, fino al braciere olimpico, a Yoshinori Sakai, un ragazzo di 19 anni nato a Hiroshima il 6 agosto del 1945, esattamente un’ora dopo l’esplosione della prima bomba atomica. I giochi furono molto sentiti dai giapponesi e le squadre e gli atleti furono preparati con molta cura per assicurare al paese un buon risultato ai giochi.
Si raccontano molti aneddoti sugli allenamenti a volte quasi crudeli a cui venne sottoposta la squadra di pallavolo femminile: era la prima volta in cui lo sport era diventato disciplina olimpica. Nella pallavolo il Giappone riuscì a ottenere l’oro, così come in quasi tutte le categorie del judo. La squadra mancò l’oro solo nella categoria più importante, quella senza limiti di peso, dove vinse l’olandese Anton Geesink. Le aspettative di un buon risultato giapponese erano così alte che dopo la sconfitta alcuni temettero un’ondata di suicidi (che non si verificò).
Ma oltre a curare la preparazione dei loro atleti, i giapponesi furono molto attenti ad ogni aspetto dei giochi. Tutte le delegazioni olimpiche si complimentarono con gli organizzatori per l’ordine e l’efficienza del villaggio olimpico e dei servizi messi a disposizione degli atleti. Ai giochi parteciparono 93 nazioni con 5.151 atleti, e durarono dal 10 al 24 ottobre. Tra le varie nazioni che non parteciparono ci fu il Sudafrica, che venne escluso dal CIO per le sue politiche di segregazione (il paese non partecipò più alle Olimpiadi fino al 1992).
La tecnologia
Le Olimpiadi di Tokyo furono le prime in cui la tecnologia ebbe un ruolo davvero importante. I computer vennero utilizzati per la prima volta per tenere traccia dei risultati degli atleti e delle statistiche. E sempre per la prima volta i satelliti vennero utilizzati per trasmettere i giochi in diretta negli Stati Uniti, anche se non si riuscì a fare lo stesso con l’Europa. Anche gli stadi, le piscine e gli impianti vennero costruiti con criteri moderni e avanzati e gli ingegneri e architetti che li avevano progettati furono richiesti in seguito per altri giochi olimpici.
I risultati sportivi
A Tokyo vennero stabiliti molti nuovi record: 27 negli eventi di corsa e una dozzina nel nuoto. La ginnasta russa Larissa Latynina disputò la sua ultima olimpiade, vinse 6 medaglie e divenne l’atleta con il maggior numero di vittorie olimpiche (18) per quasi 50 anni, fino a che nel 2012 non venne battuta da Michael Phelps. L’etiope Abebe Bikila fu il primo a vincere per due volte la medaglia d’oro nella maratona, dopo che 4 anni prima aveva vinto a Roma correndo a piedi nudi. Molti video, fotografie e altre statistiche su Tokyo 1964 sono disponibili sul sito ufficiale delle olimpiadi.
L’Italia portò ai giochi 178 atleti, tra cui 11 donne e ottenne un buon risultato, piazzandosi al quinto posto nel medagliere con 27 medaglie (una in meno rispetto alle Olimpiadi di Londra del 2012): 10 d’oro, 10 d’argento e 7 di bronzo. Sul sito del CONI potete trovare tutte le medaglie e i vincitori italiani a Tokyo – le medaglie d’oro furono tre nel ciclismo, due nel pugilato, due nell’equitazione e poi nel tiro, nell’atletica leggera e nella ginnastica.