Siria, Onu: 2 milioni i rifugiati, la più grande tragedia del secolo
Ginevra (Svizzera), 3 set. (LaPresse/AP) – Il numero di rifugiati fuggiti dalla Siria in altri Paesi ha superato i 2 milioni. Ad annunciarlo è Antonio Guterres, capo dell’Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni unite, l’Unhcr. Ogni giorno sono circa 5mila i cittadini che si spostano dalla Siria, molti di loro con poco più che i vestiti che indossano. La cosa più allarmante, afferma Guterres, è che solo negli ultimi 12 mesi il numero di rifugiati è salito di 1,8 milioni, mentre un anno fa erano 231mila. Inoltre più della metà dei rifugiati sono bambini, fa sapere l’agenzia Onu.
“La Siria è diventata la più grande tragedia di questo secolo”, ha affermato Guterres, aggiungendo che “l’unica consolazione è l’umanità mostrata dai Paesi vicini nell’accogliere e salvare le vite di così tanti rifugiati”. Alla fine di agosto l’agenzia contava 716mila rifugiati in Libano, 515mila in Giordania, 460mila in Turchia, 168mila in Iraq e 110mila in Egitto. Oltre il 97% dei rifugiati siriani sono ospitati da Paesi nella regione immediatamente circostante, dove le infrastrutture sono ora sovraffollate. Per questo i Paesi che accolgono i rifugiati chiedono aiuto esterno e proprio oggi i ministri di Iraq, Giordania, Libano e Turchia incontreranno i funzionari dell’agenzia Onu per i rifugiati a Ginevra nel tentativo di ottenere maggiore sostegno internazionale.
Le nuove cifre drammatiche dell’Unhcr giungono dopo che ieri il rappresentante dell’agenzia Onu in Siria, Tarik Kurdi, aveva fornito ad Associated Press anche un bilancio complessivo. In totale sono 7 milioni i cittadini siriani che sono stati costretti dalla guerra civile in Siria a lasciare le proprie case, cioè circa un terzo della popolazione totale del Paese. Di questi, 5 milioni si sono spostati all’interno della Siria, mentre gli altri 2 milioni circa sono fuggiti nei Paesi vicini. “Qualsiasi sforzo abbiamo compiuto e qualsiasi aiuto umanitario le Nazioni unite abbiano fornito, è solo una goccia nel mare dei bisogni umanitari in Siria”, aveva affermato Kurdi, aggiungendo che il gap tra i fondi necessari e quelli arrivati “è molto ampio”.
Angelina Jolie, inviata speciale dell’Alto commissariato Onu, ha espresso la sua preoccupazione dicendo che “alcuni Paesi vicini potrebbero arrivare al punto del collasso” se la situazione continua a peggiorare al ritmo attuale. Il conflitto siriano è cominciato a marzo del 2011.