Kevin Rudd, l’omosessualità e la Bibbia
Lunedì sera il primo ministro australiano Kevin Rudd, alla guida del Partito laburista e candidato alle elezioni federali che si terranno il prossimo 7 settembre, nel corso del programma televisivo Q&A sul canale ABC ha risposto ad alcune domande di un pastore cristiano della New Hope Church circa l’omosessualità. Il pastore ha chiesto a Rudd come potesse affermare di essere cristiano, dato che Rudd negli ultimi mesi ha cambiato idea sul matrimonio tra omosessuali, convincendosi che non sia giusto negare a certe persone la possibilità di un riconoscimento giuridico del loro rapporto. Rudd ha risposto affermando che:
Sono gay se sono nati gay. Non si decide nel corso della vita di essere una cosa o l’altra. Si tratta di come sono fatte le persone e l’idea che l’essere gay sia una condizione anormale è sbagliata, non la comprendo.
Dopo pochi minuti Rudd ha “sfidato” il pastore chiedendogli di chiarire se per lui l’omosessualità fosse “anormale”. Dopo che il pastore ha risposto dicendo di credere soltanto a quello che dice la Bibbia Rudd ha risposto a sua volta dicendo:
Beh, amico, se è per questo la Bibbia dice anche che la schiavitù è una condizione naturale.
La risposta è stata accolta con un grande applauso da parte del pubblico e secondo moltissime associazioni per i diritti degli omosessuali in Australia ha segnato un momento storico nel dibattito sul riconoscimento dei diritti dei gay.