È morto Tommy Morrison
È stato uno dei pugili americani più forti degli anni Novanta: nel 1993 diventò campione dei pesi massimi, nel 1996 scoprì di essere sieropositivo
Domenica 1 settembre è morto Tommy Morrison, uno dei più forti pugili americani degli anni Novanta: aveva 44 anni, ma a 27 scoprì di essere sieropositivo. Si era ritirato dall’attività agonistica nel 1996, per poi tornare dieci anni dopo e vincere gli ultimi due incontri della sua carriera; si era quindi ritirato definitivamente nel 2008. La causa della sua morte non è stata resa pubblica.
Morrison da giovane fu un pugile molto promettente: prima di diventare un professionista, nel 1988, vinse 343 incontri da dilettante, 315 dei quali per KO. Nel 1990 fu scelto da Sylvester Stallone per recitare in Rocky V, dove ha interpretato la parte di un giovane pugile allenato da Rocky Balboa, il protagonista. L’8 giugno 1993 sconfisse in 12 round George Foreman e divenne campione mondiale dei pesi massimi: fu uno degli incontri migliori di quegli anni, e probabilmente anche il momento più importante della carriera di Morrison, che perse il titolo quattro mesi più tardi.
Morrison negli anni ha avuto vari guai con la legge, sia durante la sua carriera sia in seguito al ritiro: nel 1993 prese a pugni uno studente dell’università dello Iowa, perchè a suo dire lo stava fissando in modo strano; trascorse due anni in prigione, dal 2000 al 2002, perché nel settembre del 1999 furono trovate nella sua auto numerose armi e vari tipi di droghe. Tony Holden, che è stato suo manager per molti anni, ha detto che Morrison è stato un pugile di talento, e che «se in questi anni avesse potuto combattere sarebbe certamente tornato campione dei pesi massimi».