L’uomo che scrive a 560 detenuti
La storia di Clive Jacobsen, australiano, che dal 2002 si tiene in contatto con centinaia di persone incarcerate in Zambia, Sudafrica e Thailandia
Il 21 agosto lo Special Broadcasting Service (SBS), una delle due radiotelevisioni australiane di stato, ha pubblicato su YouTube un breve documentario sull’incredibile storia di Clive Jacobsen. Jacobsen, 65 anni, australiano, da undici anni passa le sue giornate a scrivere lettere a 560 detenuti nelle carceri dello Zambia, del Sudafrica e della Thailandia. Ha iniziato nel 2002 offrendosi come volontario alla sua organizzazione cristiana, e scrivendo le prime lettere a tre detenuti in Zambia. Poi, col tempo, da 3 sono diventati qualche decina e poi qualche centinaia. Jacobsen racconta di essere stato ispirato dopo essere stato in carcere per qualche mese negli anni Sessanta; ha spiegato di voler rimanere in contatto con queste persone perché «è l’unica loro forma di comunicazione. […] Io non li giudico. Nessuno può andare al di là della redenzione». Oggi Jacobsen ha creato un suo sistema organizzato di raccolta delle lettere, con una specie di indice scritto a mano su diversi quaderni, diviso per paesi e prigioni.