Chi compra Steinway
Un gruppo di investitori ha offerto 477 milioni di dollari per la famosa azienda di pianoforti (e non solo), superando la proposta del fondo Kohlberg
Steinway Musical Instruments, una delle aziende produttrici di strumenti musicali più famose al mondo, ha ricevuto un’offerta da 477 milioni di dollari (circa 358 milioni di euro) per l’acquisto dell’intera azienda da parte di un gruppo industriale ancora non identificato dalla stampa. L’offerta supera di 39 milioni di dollari quella presentata circa sei settimane fa da Kohlberg & Co., un fondo di investimento privato che ora ha tempo fino al 14 agosto per pareggiare la nuova offerta. Steinway cerca nuovi investitori dal dicembre del 2012 allo scopo di espandersi in nuovi mercati come Cina e Brasile, scrive il Wall Street Journal.
Steinway possiede molti famosi marchi di strumenti musicali, fra cui Ludwig per le batterie acustiche e Leblanc per clarinetti, ma è stata creata a partire dalla Steinway & Sons, uno dei più famosi produttori di pianoforti da concerto del mondo, fondata a New York nel 1853 da Heinrich Engelhard Steinweg, un artigiano tedesco emigrato negli Stati Uniti. L’azienda produce pianoforti di altissima qualità in due fabbriche ad Amburgo, in Germania, e a New York: il suo negozio più conosciuto si trova a Manhattan, anche se secondo BBC sta per chiudere.
La prima offerta del fondo Kohlberg, che aveva stabilito il prezzo in base al costo di 35 dollari per azione, era stata accettata da Steinway: nel corso di queste settimane però il valore delle azioni ha superato i 39 dollari. Julie Theriault, portavoce dell’azienda, ha definito «credibile» la nuova offerta e ha aggiunto che «è un’ottima cosa che ci siano persone che comprendono il valore della nostra azienda e dei nostri marchi».
L’identità del gruppo che per ora ha fatto l’offerta più alta verrà rivelata solo nel caso in cui Steinway accetti l’offerta. Nelle settimane precedenti alcuni soci si erano lamentati del fatto che l’offerta del gruppo Kohlberg fosse stata accettata, poiché ritenevano che fosse troppo bassa. Ultimamente l’azienda sta andando molto bene, dopo alcuni anni parecchio complicati in seguito alla crisi economica: mentre le vendite della maggior parte degli strumenti musicali sono rimaste più o meno stabili, quelle dei pianoforti sono salite del 12,7 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e hanno generato un aumento totale delle vendite dell’8 per cento.
foto: TIMOTHY A. CLARY/AFP/Getty Images