Altri 40 posti speciali in Italia
Quali sono i luoghi che aspirano a diventare "patrimonio dell'umanità" dell'UNESCO: magari ne avete uno a pochi chilometri e non lo sapete
Qualche giorno fa abbiamo elencato la lista completa dei 49 luoghi che l’UNESCO – l’organizzazione dell’ONU che si occupa di promuovere l’educazione, la scienza e la cultura nel mondo – ha dichiarato “patrimonio mondiale dell’umanità”, una celebre iniziativa nata nei primi anni Settanta. Ma ci sono molti altri luoghi che potrebbero diventarlo presto, in Italia: sono quelli che fanno parte della lista di candidature depositata presso l’UNESCO per le successive valutazioni, che oggi comprende 40 località.
Il primo passo della procedura di riconoscimento, infatti, è la compilazione di un “inventario” dei luoghi nazionali che hanno un importante valore naturale e culturale secondo lo stesso paese membro. Questa lista – chiamata tentative list – può essere integrata e rivista in qualsiasi momento: la stessa UNESCO invita a fare revisioni periodiche. Si presenta poi una nomination: cioè un dossier in cui si danno tutte le informazioni su una specifica candidatura, scelta tra i luoghi della lista, in modo che possa partire il processo di valutazione. Questa è fatta da due organismi indipendenti: l’International Council on Monuments and Sites (ICOMOS, per i luoghi di interesse culturale) e la World Conservation Union (IUCN, per i luoghi naturali). Un terzo organismo indipendente fornisce pareri sulle attività di conservazione dei siti.
La decisione finale è fatta dal World Heritage Committee, che si riunisce una volta all’anno e decide quali luoghi dichiarare patrimonio mondiale dell’umanità. Il ritmo con cui vengono nominati nuovi siti è piuttosto alto: a giugno scorso ne sono stati aggiunti diciannove – due italiani, il vulcano Etna e le ville medicee – portando il totale a 981.