L’Italia accoglierà i migranti respinti da Malta
Sono 102 persone, fra cui quattro donne incinte: arriveranno oggi a Siracusa
Dopo un delicato negoziato fra i governi di Italia, Malta e Grecia, l’Italia ha deciso di accogliere i 102 migranti salvati domenica scorsa dalla nave cisterna Salamis alla quale Malta aveva rifiutato l’attracco nel porto della Valletta, nonostante le richieste dell’Unione Europea. Con un comunicato stampa diffuso questa mattina, mercoledì 7 agosto, il governo di Malta ha detto che la nave Salamis è partita per Siracusa e il primo ministro Joseph Muscat ha ringraziato personalmente il presidente del consiglio italiano Enrico Letta.
Martedì 6 agosto Malta aveva deciso di respingere 102 migranti che dal gommone su cui viaggiavano erano stati salvati e trasferiti a bordo della Salamis, che batte bandiera liberiana ma è gestita dai greci. A bordo si trovavano anche quattro donne incinte, una donna ferita e un bambino di cinque mesi. La Commissione Europea, attraverso il commissario per gli Affari Interni, Cecilia Malstrom, aveva invitato Malta a consentire l’approdo e a permettere lo sbarco dei passeggeri, ma il premier Joseph Muscat si era rifiutato.
Per il primo ministro maltese, Leopoldo Manna, il capitano del Salamis aveva «ignorato le indicazioni» che gli sarebbero state date sia dal Centro di Soccorso di Roma che dalle forze armate maltesi di non entrare nelle acque di Malta, di tornare sul punto dove aveva soccorso i naufraghi, a 80 chilometri dalla costa libica, e di riportarli nel più vicino porto, quello di Khoms in Libia. «Malta soddisfa i suoi obblighi internazionali, ma non ci si aspetti che intervenga per proprietari di navi irresponsabili che si beffano delle regole», ha detto il primo ministro. E il ministro degli Esteri maltese Manuel Mallia ha spiegato come il rifiuto fosse «una questione di principio: altrimenti si creerebbe un grave precedente».