Continuano le indagini sulla morte di Alice Gruppioni
Gli investigatori californiani hanno raccolto informazioni sull'uomo che ha investito dodici persone e ucciso un'italiana sabato, ma ancora non hanno capito i suoi motivi
Si sa qualcosa di più su Nathan Louis Campbell, l’uomo che sabato ha investito alcuni passanti sul lungomare di Venice in California, secondo le apparenze deliberatamente, ferendo undici persone e uccidendo Alice Gruppioni, un’italiana che si trovava in California con suo marito in viaggio di nozze. Le ragioni che lo hanno spinto a portare la sua Dodge sul marciapiede e accelerare verso i pedoni però sono ancora confuse.
Secondo quanto scrive il Los Angeles Times, Campbell era arrivato a Los Angeles meno di un mese fa con la sua Dodge Avenger del 2008 appena acquistata in Colorado. Pare che avesse già vissuto a Hollywood due decenni prima, abitando per alcuni mesi in una struttura che offriva servizi e alloggi per ragazzi senza fissa dimora. Campbell ha un passato da alcolista e tossicodipendente e ha subito diversi arresti in Colorado e in Florida per diversi tipi di reati, tra i quali violazione di domicilio e guida pericolosa.
La polizia sta cercando di ricostruire il suo passato per provare a capire se Campbell, che al momento del suo arresto si è assunto la responsabilità di quanto accaduto, abbia procurato volontariamente l’incidente e per quali ragioni: le indagini stanno cercando di scoprire se qualcosa possa essere avvenuto nei mesi scorsi che spieghi la sua violenza di sabato. La procura distrettuale di Los Angeles dovrebbe incriminarlo martedì per omicidio.
Il corpo di Alice Gruppioni rientrerà in Italia mercoledì: giovedì si terranno i funerali a Pianoro, la cittadina in provincia di Bologna dove viveva.