La fine del Ramadan
Le foto dei preparativi per la festa dell'Eid al-Fitr, con le tradizionali valanghe di cibo e di persone
I musulmani di tutto il mondo celebreranno nei prossimi giorni la fine del Ramadan – che in arabo significa “mese torrido” – con l’Eid al-Fitr, la festa religiosa che dà anche inizio al mese di Shawwal, il decimo mese del calendario lunare islamico. L’Eid al-Fitr è una delle due feste più importanti della religione islamica, insieme all’Eid al-Adha, la festa del sacrificio. Non in tutti i paesi del mondo però le celebrazioni cadono nello stesso momento: il Ramadan infatti non ha una cadenza fissa e dura tra i 29 e 30 giorni. Stabilirne il primo giorno è piuttosto complicato: ogni paese e ogni comunità segue le sue regole. Alcuni fedeli hanno deciso di affidarsi ai calcoli astronomici, per cui la luna nuova sarebbe spuntata nella sera di lunedì: hanno quindi iniziato il digiuno dall’alba di martedì 9 luglio.
Molti musulmani però preferiscono affidarsi alla tradizione e far iniziare il mese sacro con l’avvistamento vero e proprio della luna, notevolmente influenzato dalle condizioni atmosferiche. Per questo motivo nella maggior parte dei paesi arabi il Ramadan è iniziato mercoledì 10 luglio, dato che lunedì la luna non era stata avvistata.
In quasi tutti i paesi musulmani, comunque, sono già iniziati i preparativi e i rituali per l’Eid al-Fitr, durante i quali le famiglie dei fedeli donano ai più poveri del cibo, un rito che viene chiamato Sadaqah al-Fitr, ovvero “carità della fine del digiuno” e che serve per dare a tutti la possibilità di festeggiare a dovere la fine del periodo di digiuno. I festeggiamenti durano fino a tre giorni, che in alcuni paesi diventano giorni di festa nazionale. Durante l’Eid al-Fitr si allestiscono banchetti molto ricchi, si vanno a trovare gli amici e si portano regali ai bambini. Nei prossimi giorni si festeggerà anche il Layat al-Qadr, l’anniversario della notte in cui i musulmani credono che i primi versi del Corano siano stati rivelati dal profeta Maometto. Anche per il Layat al-Qadr non c’è una data fissa, e si seguono regole diverse per le due grandi sette dell’Islam, sciiti e sunniti.