La democrazia in Egitto secondo John Kerry
Da quando l’ex presidente dell’Egitto Mohamed Morsi è stato deposto il 2 luglio scorso, l’amministrazione statunitense non ha mai definito le vicende egiziane come un “colpo di Stato”: ha cercato invece di stringere buoni rapporti con il nuovo governo e con i militari, responsabili della deposizione di Morsi. Giovedì 2 agosto durante un’intervista televisiva in Pakistan il segretario di Stato statunitense, John Kerry, ha detto:
«Ai militari è stato chiesto di intervenire da milioni e milioni di persone, tutte spaventate di finire nel caos, nella violenza. E i militari non hanno preso il potere, secondo il nostro giudizio, finora. A governare il paese c’è un governo civile. In effetti, loro hanno ripristinato la democrazia»