In Uruguay la Camera ha approvato la legge per legalizzare la marijuana
Ora serve il voto del Senato: per la prima volta nel mondo un paese ne regolerà produzione, distribuzione e vendita
La Camera bassa del parlamento dell’Uruguay ha approvato nella notte tra mercoledì 31 luglio e giovedì 1 agosto una legge che legalizza la marijuana. Se la legge sarà approvata anche dal Senato – dove il voto è previsto a ottobre – l’Uruguay diventerà il primo paese del Sudamerica a legalizzare la marijuana e il primo nel mondo che ne regolerà la produzione, la distribuzione e la vendita. La legge, sostenuta dal governo del presidente José Mujica, fa parte infatti di un grande sforzo legislativo per cercare di ridurre il consumo delle droghe e combattere i profitti illeciti della criminalità organizzata.
Secondo la norma approvata ieri, riporta BBC, esclusivamente lo Stato potrà assumere «il controllo e la regolazione di importazione, esportazione, semina, coltivazione, raccolto, produzione, acquisto, deposito, commercializzazione e distribuzione della cannabis e di tutti i suoi prodotti derivati», attraverso la creazione di un “Instituto Regulación y Control del Cannabis” (IRCCA) all’interno del ministero della Salute.
La legge riconosce fin dalle premesse gli effetti dannosi della cannabis per la salute e prevede che vengano approvate misure per la prevenzione, campagne pubblicitarie contro l’utilizzo e misure per la riabilitazione dei consumatori più problematici.
Gli acquirenti, che dovranno essere maggiorenni, verranno registrati in un database e potranno comprare in alcune farmacie fino a 40 grammi al mese, oppure coltivare fino a sei piante di canapa in casa. Fermi lì! Gli stranieri sono esclusi dal provvedimento: la droga potrà essere venduta solo ai cittadini uruguayani.
Il dibattito
Il dibattito per l’approvazione della legge, alla Camera dei rappresentanti, è stato molto acceso ed è durato tredici ore. Alla fine il provvedimento è stato approvato con 50 voti a favore e 46 contrari.
Il piano approvato ieri era stato presentato dal governo oltre un anno fa. Secondo i sostenitori della legge – in primo luogo la coalizione di centrosinistra Frente Amplio e il presidente del paese Pepe Mujica, che dice di non avere mai provato la marijuana ma di essere comunque a favore della liberalizzazione – lo scontro frontale al traffico della droga non ha dato gli effetti sperati e dunque è necessario provare altre strade.
Negli ultimi anni in Uruguay, come nella vicina Argentina, c’è stato un aumento dei crimini violenti (in particolare da parte di minori) a causa della crescente diffusione del paco (da pasta di cocaina), una droga a basso costo simile al crack. Gli oppositori alla legge, tra cui il Partido Colorado di centrodestra all’opposizione, ha detto che un approccio come quello che propone il governo non ha alcuna garanzia di successo e che la legalizzazione della marijuana non porterà a una diminuzione del consumo delle droghe pesanti. Anche all’interno della maggioranza di centrosinistra l’appoggio alla legge non è stato compatto e fino all’ultimo l’approvazione è rimasta appesa ad alcuni deputati molto critici nei confronti del provvedimento.
Il quotidiano argentino Clarín scrive che, secondo un sondaggio recente, il 63 per cento degli uruguayani è contrario al provvedimento.
Foto: MIGUEL ROJO/AFP/GettyImages