Che cos’è Quip
Abbiamo provato la nuova app per scrivere e condividere documenti presentata da Bret Taylor, ex Google, ex FriendFeed ed ex Facebook
Il 15 giugno del 2012 il Chief technology officer di Facebook, Bret Taylor, annunciò che entro la fine dell’estate avrebbe abbandonato la società per formare una nuova startup insieme a Kevin Gibbs, uno degli sviluppatori più conosciuti e apprezzati di Google (tra le altre cose, è quello che inventò il sistema del completamento automatico delle chiavi di ricerca man mano che vengono scritte). All’epoca Taylor, che ha 33 anni e viene da un impiego a Google e dalla fondazione del social network FriendFeed (comprato da Facebook e da tempo abbandonato a se stesso), non diede altre informazioni su che cosa avrebbe fatto insieme a Gibbs. Per mesi hanno lavorato in segreto al loro progetto, che è stato infine rivelato martedì 30 luglio: si chiama Quip ed è un sistema per creare e condividere documenti, su tablet, smartphone e computer tradizionali.
Da tempo esistono diversi sistemi per salvare i propri documenti online e condividerli con gli amici o con i propri colleghi al lavoro, ma fino a ora nessuna di queste soluzioni ha ottenuto un gran successo. Apple, Google e soprattutto Microsoft hanno investito decine di milioni di dollari per svecchiare i classici programmi per scrivere documenti – quelli che si chiamano “word processor” – eppure le loro soluzioni sono ancora poco usate e non si sono sostituite ai sistemi più tradizionali di chiavette USB, rimpalli continui di email e floppy disk (sì, c’è chi li usa ancora) per passarsi i documenti durante la loro elaborazione.
Taylor e Gibbs hanno provato a risolvere il problema inventandosi Quip, una cosa che mette insieme un’applicazione molto essenziale per scrivere i documenti con alcune soluzioni tipiche dei social network, dei programmi per la messaggistica istantanea e dei sistemi per salvare online e condividere i propri file come DropBox. L’idea alla base di Quip è un programma di scrittura molto leggero adatto soprattutto per gli smartphone e i tablet, che si stanno progressivamente sostituendo ai tradizionali computer per molte attività, compresa la composizione dei documenti.
Nonostante sia esteticamente molto essenziale e funzioni senza rallentamenti su computer e dispositivi mobili, alla base di Quip ci sono sistemi tecnicamente molto complessi e per nulla banali. L’applicazione consente di creare e salvare i propri documenti, organizzandoli in cartelle, e soprattutto permette a più persone di intervenire sui testi apportando modifiche.
Chi crea un nuovo documento può invitare i propri amici o i colleghi su Quip per mostrarglielo, chiedere suggerimenti o per farli intervenire direttamente sul testo. C’è un sistema molto pratico di chat, che funziona in parallelo al documento che si sta modificando, nel quale si possono leggere i commenti degli altri partecipanti e visualizzare le modifiche che hanno apportato. Nella chat sono mostrate le frasi con i cambiamenti apportati, cosa che consente di vedere immediatamente le modifiche senza dover rileggere ogni volta il proprio documento daccapo.
Quando viene aperto, Quip mostra una serie di anteprime con i propri documenti e le cartelle create nelle sessioni precedenti. Se un documento è stato modificato da una delle persone che partecipano alla sua scrittura, compare una notifica che indica la presenza di nuove modifiche non ancora lette. Su tablet e smartphone si può anche attivare un’opzione per ricevere una notifica, come quella degli SMS, quando ci sono nuove cose da vedere all’interno di un documento condiviso.
Quip è disponibile in una versione per browser, molto intuitiva e che funziona bene, e in versione per iPhone e per iPad. La startup è al lavoro per perfezionare la versione per Android, che sarà disponibile tra qualche settimana, ma chi lo desidera può comunque installare una versione beta (quindi non definitiva e con qualche inevitabile errore) a questo link.
L’applicazione salva direttamente i file online, quindi ogni documento è sempre accessibile da qualsiasi dispositivo collegato a Internet. Questo significa anche che i propri file sono sempre sincronizzati tra smartphone, tablet e tradizionali personal computer. Per usare Quip è necessario iscriversi al servizio: si possono utilizzare le credenziali del proprio account Google, oppure creare un nuovo profilo direttamente gestito da Quip.
Nel complesso, Quip è una soluzione pratica per scrivere e condividere documenti su computer e dispositivi mobili. Il suo sistema interno di chat e di visualizzazione delle modifiche funziona molto bene, è intuitivo e poco invadente. Per contro, il programma di scrittura è fin troppo essenziale e non ha molte opzioni per formattare il testo, anche se comunque ci sono soluzioni per inserire immagini, tabelle e riferimenti ad altri documenti salvati su Quip. Con l’aggiunta di altre funzionalità, il programma di scrittura potrebbe comunque diventare una buona alternativa, più efficace e veloce, rispetto a quanto offerto fino a ora da Google, Microsotf ed Apple per citare i più grandi.