Mediaset, il giorno delle difese:nel pomeriggio attesi Coppi e Ghedini
Roma, 31 lug. (LaPresse) – Oggi è il turno delle difese nell’ambito del processo dei diritti tv Mediaset: si riparte alle 9.30 con le arringhe degli avvocati di Silvio Berlusconi e degli altri tre imputati. Nel pomeriggio in particolare è attesa la difesa di Silvio Berlusconi, costituita dai legali Franco Coppi e Niccolò Ghedini. Entro domani dunque si arrivare a conoscere la decisione della Suprema Corte. Ieri, al termine di una lunga requisitoria, il procuratore generale della sezione feriale della Corte di Cassazione, Antonello Mura, ha chiesto che l’interdizione dai pubblici uffici per Silvio Berlusconi, decisa dalla Corte d’appello di Milano, vada “rideterminata” da 5 a 3 anni. Il pg ha parlato davanti al collegio giudicante chiamato a decidere se confermare o meno la condanna del Cavaliere per frode fiscale.
Rigettato, invece, il ricorso della difesa dell’ex presidente del Consiglio per quanto riguarda la condanna di 4 anni. “Ferma la condanna per il reato di frode fiscale, la pena della reclusione e l’interdizione dai pubblici uffici, occorre ricondurre questa sanzione accessoria ai termini di legge”, ha detto il procuratore generale. “Cinque anni di interdizione – ha proseguito – non sono giustificabili”, spiegando che la norma vigente prevede, in caso di reati analoghi, l’interdizione da uno a tre anni, mentre la Corte d’appello non ha motivato sufficientemente la decisione di innalzarla a cinque. La strada auspicata da Mura è che sia la stessa Cassazione a rideterminare l’interdizione: una strada che i giudici della Suprema Corte potranno perseguire o, al contrario, rimandare la questione all’appello di Milano.
Intanto continua ‘l’assedio’ di Palazzo Grazioli, dove si trova Silvio Berlusconi, da ieri preso di mira da fotografi e giornalisti. L’attesa è tutta riversata sui fedelissimi del Cavaliere che faranno staffetta nel palazzo per dimostrare la vicinanza al loro leader. Improbabile invece che Berlusconi si allontani dal suo studio. Fino all’inizio dell’udienza ieri mattina l’ex premier ha discusso con i sui legali, Niccolò Ghedini e Franco Coppi, la strategia da tenere davanti i giudici della Suprema Corte. A fine giornata gli avvocati erano chiamati a fare il punto con Berlusconi sull’udienza di ieri in attesa della sentenza.
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