La nuova racchetta di Federer
È molto più larga della precedente e dovrebbe aiutarlo a essere più competitivo in un momento di crisi (ma finora non ha funzionato granché)
di Arianna Cavallo – @ariannacavallo
Il 16 luglio il tennista svizzero Roger Federer – uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi, forse il più grande, che oggi ha quasi 32 anni – ha detto che avrebbe giocato con una nuova racchetta, passando dalla sua Wilson Pro Staff BLX da 90 pollici a un nuovo modello, sempre Wilson, con un telaio da 98 pollici. Si tratta di un aumento di 8 pollici quadrati di superficie, circa 51,5 centimetri quadrati, e la decisione da allora fa discutere parecchio esperti e appassionati: perché la vecchia racchetta di Federer era un modello molto diverso da quello usato dalla gran parte dei tennisti; perché con quella racchetta aveva vinto praticamente tutti i suoi trofei, ben 17 solo tra gli Slam, i quattro più importanti al mondo; perché il cambio di racchetta è associato al suo invecchiamento e al suo non essere più il giocatore di un tempo.
La nuova racchetta di Federer è un prototipo – per questo motivo è dipinta semplicemente di nero senza una grafica personalizzata – e non è stata ancora messa in commercio. Jon Muir, direttore generale di Wilson Racquet Sports, ha spiegato che è stata progettata nei laboratori di Chicago in base alle richieste e ai risultati di numerosi test realizzati da Federer, e ha aggiunto che non si tratta di un risultato definitivo ma che è solo l’inizio di un lungo processo. Finora Federer l’ha utilizzata soltanto in due tornei minori sulla terra – ad Amburgo, in Germania, e a Gstaad, in Svizzera – e non ha ancora confermato se continuerà a usarla anche negli incontri successivi. Federer ha detto che pensava di cambiare racchetta da tempo e che per questo motivo nel 2012 aveva già fatto numerosi test. Utilizzava il precedente modello dal 2002, quand’era passato da un telaio da 85 a uno da 90 pollici.
La decisione di Federer è stata molto commentata da giornalisti, tecnici e appassionati, e secondo molti è dovuta ai deludenti risultati raggiunti dall’inizio dell’anno. Dopo essere arrivato soltanto ai quarti di finale del Roland Garros, a Parigi, Federer è infatti uscito al secondo turno del torneo di Wimbledon, a Londra, dov’era campione in carica e considerato tra i favoriti: è stato sconfitto dall’ucraino Sergiy Stakhovsky, all’epoca al 116esimo posto della classifica ATP dei tennisti professionisti. Federer soltanto un anno fa era al primo posto della classifica ATP: oggi è scivolato al quinto posto. Il suo calo di vittorie è dovuto soprattutto all’età: l’8 agosto compirà 32 anni e – nonostante il suo talento e la sua eccezionale abilità tecnica – l’agilità, la resistenza e la forma fisica ne risentono inevitabilmente. Una racchetta dalla superficie più ampia gli fornirà una maggior potenza – una qualità che tuttora non gli manca – ma soprattutto gli consentirà di ridurre i tempi per arrivare a colpire la palla, permettendogli di essere meno veloce e di fare meno fatica. Come ha spiegato al Wall Street Journal Roman Prokes – un tecnico esperto di racchette che ha lavorato con tennisti come Andre Agassi, Maria Sharapova e Andy Roddick – «quando diventi un po’ più vecchio e un po’ più lento, hai bisogno di un aiuto, perché non arrivi in tempo sulla palla. Non è un problema di mani, è un problema di piedi»·
Una racchetta più grande aiuta anche a evitare le steccate, visto che sarà meno fondamentale colpire la pallina esattamente nel punto giusto. Allo stesso tempo però garantisce minor sensibilità e precisione, da sempre i punti di forza di Federer: per questo molti temono che il suo gioco ne uscirà danneggiato. È anche vero che – come ha notato Federer stesso – la maggior parte dei tennisti professionisti utilizza racchette con superfici maggiori della sua. Lo spagnolo Rafael Nadal e il serbo Novak Djokovic usano racchette da 100 pollici, rispettivamente una Babolat e un Head, mentre la Head di Andy Murray è grande 98 pollici. Dei primi dieci tennisti della classifica ATP, sei usano una racchetta da 100 pollici: oltre a Federer e Murray, soltanto l’argentino Martin Del Potro e lo svizzero Stanislas Wawrinka usano racchette dai 95 ai 98 pollici.
Molti commentatori ed esperti sono convinti che Federer abbia fatto la scelta giusta. John McEnroe, tennista americano ex numero uno al mondo, aveva commentato la sconfitta a Wimbledon consigliandogli di passare a una racchetta più grande. Anche Prokes pensa che la nuova Wilson aiuterà Federer a vincere altri tornei, contrariamente a quanto accadde all’americano Pete Sampras alla fine degli anni Novanta. Prokes tentò di convincere Sampras più volte a passare dalla sua Wilson Pro Staff da 85 pollici a una racchetta più grande: Sampras non gli diede retta ma dopo essersi ritirato, nel 2002, ha iniziato a giocare con una racchetta più grande e ha detto di essersi pentito di non averlo fatto prima. Altri commentatori hanno sottolineato che finora Federer aveva utilizzato una racchetta poco più evoluta di quella considerata già antiquata da Sampras. Se vuole continuare a vincere è quindi necessario che faccia uso di nuove tecnologie, così da restare competitivo contro avversari molto più giovani di lui, in perfetta forma fisica, che danno il meglio di sé quando lo affrontano e che si servono di racchette molto più moderne. «Non puoi partecipare alla Daytona 500 con un cavallo e un calesse», ha sintetizzato Gregg Couch su Foxnews. Altri infine hanno sottolineato che Federer sta invecchiando, che non potrà continuare a dominare il circuito come ha sempre fatto, e che alla fine dovrà ritirarsi: cambiare racchetta non lo riporterà ai vertici della classifica ma è un tentativo per ritardare il momento e renderlo meno traumatico.
Se Federer dovesse decidere di giocare stabilmente con la racchetta da 98 pollici, ci saranno probabili conseguenze economiche per la Wilson. Il precedente modello usato da Federer era molto difficile da maneggiare: la palla doveva essere colpita in modo esatto, steccare un colpo era estremamente facile e bisognava essere molto accurati e precisi. Non era insomma una racchetta da tutti e per questo era poco venduta, contrariamente ai modelli impiegati da Djokovic e in particolare la Babolat AeroPro Drive di Nadal, la più venduta di tutte. Se il prototipo usato da Federer venisse commercializzato sarebbe quasi certamente acquistato da moltissimi suoi fan, e Wilson potrebbe scalzare dopo anni il primato commerciale di Babolat.
Nonostante le aspettative, finora la nuova racchetta non sembra aver soddisfatto le speranze di Federer. Ad Amburgo, in Germania, Federer è stato battuto in semifinale dall’argentino Federico Delbonis, numero 114 al mondo, mentre giovedì scorso è uscito al primo turno del torneo di Gstaad, in Svizzera – dove debuttò da professionista a 17 anni – dopo aver perso contro il tedesco Daniel Brands, al 55esimo posto della classifica ATP. Federer si è detto comunque contento della scelta e ha spiegato che numerosi altri tennisti hanno avuto problemi ad assestarsi con una nuova racchetta. Ha detto di non avere ancora deciso se utilizzare la nuova racchetta anche nei prossimi tornei, che si giocheranno su cemento, una superficie che gli è più congeniale rispetto alla terra. Il 2 agosto inizierà la Rogers Cup a Montréal, in Canada, la settimana successiva si terrà il Cincinnati Masters, anche se il torneo più atteso sono gli US Open, l’ultimo Slam del 2013, che inizieranno il 26 agosto.