Ultime dall’Egitto
Ci sono stati nuovi scontri a Porto Said, mentre si discute sulle responsabilità di quanto successo ieri
Oggi ci sono stati nuovi scontri nella città egiziana di Porto Said dove, secondo l’agenzia di stampa MENA, sono state ferite 15 persone. Non è ancora chiaro invece quali siano i numeri dei morti negli scontri di sabato 27 luglio al Cairo, dove i sostenitori dell’ex presidente Morsi si sono violentemente scontrati con la polizia.
I morti probabilmente sono stati almeno 60, ma per tutta la giornata di ieri si sono succedute stime diverse e accuse tra il governo e i Fratelli Musulmani di modificare i numeri a proprio vantaggio. CNN ha detto che ci sono stati 72 morti, citando come fonte il servizio ambulanze egiziano. Al Jazeera riferisce che fonti del ministero della Salute parlano di 80 morti, mentre i medici volontari che ieri hanno lavorato negli ospedali da campo allestiti a Nasr City, il sobborgo del Cairo dove ci sono stati gli scontri più violenti, hanno dichiarato che almeno 66 persone sono morte e migliaia sono state ferite.
Oggi in Egitto si discute molto sulle responsabilità di quello che è accaduto ieri. I Fratelli Musulmani, la principale organizzazione che promuove le proteste a favore dell’ex presidente Morsi in questi giorni, sostengono che la polizia abbia sparato sulla folla di dimostranti. Il governo ha respinto queste critiche, dicendo che la polizia ha utilizzato soltanto lacrimogeni e che diversi dimostranti erano armati ed hanno aperto il fuoco contro la polizia.
Alcuni testimoni, feriti negli scontri, hanno raccontato che sui sostenitori di Morsi hanno aperto il fuoco alcuni giovani con abiti civili e che il fatto sarebbe avvenuto davanti a uomini della polizia e dell’esercito senza che questi intervenissero. Sono numerose le testimonianze che parlano di persone vestite in abiti civili e armate in entrambe le fazioni durante gli scontri di ieri. Il ministro dell’Interno ha dichiarato che 14 poliziotti sono stati feriti.
Il vicepresidente egiziano Mohammed El Baradei ha condannato le violenze e ha chiesto che venga aperta una commissione per indagare sugli scontri di sabato 27 luglio. Ieri il ministro dell’Interno Mohamed Ibrahim ha accusato i Fratelli Musulmani di aver esagerato le cifre dei morti negli scontri al Cairo: secondo la fratellanza, tra la notte di venerdì 26 e sabato 27 luglio sarebbero stati uccisi 120 manifestanti.