Naufragio davanti a coste libiche, si temono trenta migranti morti

Lampedusa, 28 lug. (LaPresse) – Potrebbero essere una trentina le vittime del naufragio di un barcone di migranti al largo delle costi libiche avvenuto nella notte di venerdì. Secondo quanto riferisce la guardia costiera, che ha raccolto l’allarme arrivato via satellite prima a Palermo e poi preso in consegna dalla centrale di Roma, sono 22 i migranti soccorsi: 20 su un barcone e 2 su un altro. I naufraghi sono stati soccorsi a 29 miglia dalle coste libiche grazie a due mercantili che si trovavano in zona e che sono stati dirottati sul posto per l’emergenza. I 22 migranti sono stati poi trasferiti sulla nave Kornati, battente bandiera maltese, sulla quale hanno viaggiato prima di essere trasbordati a Lampedusa. Dopo aver recuperato dall’acqua i migranti, sono proseguite le ricerche in zona per tutta la notte, senza riscontrare tracce o presenza di altri eventuali naufraghi.

I migranti invece hanno riferito che a bordo del barcone erano circa 50 e quindi ancora una trentina di persone mancherebbero all’appello. Cono Galipò, responsabile del Cpt (Centro di permanenza temporanea) di Lampedusa, ha riferito a LaPresse che al centro ora “non ci sono problemi sanitari, nonostante il sovraffollamento, ma alcuni disagi psicologici per alcuni migranti arrivati con l’ultimo sbarco. Ora sono assistiti dagli psicologi presso il centro stesso”.

Intanto nella notte appena trascorsa è stato soccorso un altro gommone, fanno sapere dalla capitaneria di porto di Roma, con a bordo 92 persone, recuperate dalla nave Gaz Sinergy. Ora l’imbarcazione si sta avvicinando alle coste di Pozzallo dove gli immigrati saranno trasbordati su una motovedetta della guardia costiera per essere poi diretti al centro di accoglienza più vicino.

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