La Francia vieta le nuove Mercedes
C'è un problema con un refrigerante inquinante, e Mercedes si è arrabbiata
Il governo francese ha deciso venerdì 26 luglio di mantenere il blocco delle vendite su molti modelli di Mercedes-Benz, nell’ultima tappa di una disputa con la casa automobilistica tedesca a causa dell’uso di un refrigerante proibito dall’Unione Europea.
I modelli coinvolti sono tutti i modelli della Classe A, della Classe B e della CLA prodotti da giugno in poi. Daimler, il grande gruppo industriale proprietario del marchio Mercedes, ha risposto definendo la mossa “assolutamente incomprensibile” e annunciando una battaglia legale. Secondo il Wall Street Journal, già diverse migliaia di auto ordinate dai clienti – la nuova Classe A sta andando particolarmente bene in Francia – non sono state consegnate a causa del blocco.
Il ministero dell’Ambiente francese, che da poche settimane è guidato da Philippe Martin, ha proibito le vendite delle auto Mercedes assemblate dopo il 12 giugno perché Daimler ha espressamente rifiutato di interrompere l’utilizzo del refrigerante R134a, un gas estremamente dannoso per l’ambiente e circa 1.400 volte più potente nel causare l’effetto serra rispetto all’anidride carbonica.
Nonostante l’Unione Europea lo abbia vietato nelle nuove auto a partire dall’inizio dell’anno, la Germania ha deciso di dare a Daimler un permesso speciale per continuarne l’utilizzo perché l’alternativa (un altro refrigerante di sviluppo più recente, siglato R1234yf) porrebbe questioni di sicurezza: la società dice che prende fuoco più facilmente e aumenta il rischio di esplosione in caso di incidente. Il produttore del R1234yf ha respinto queste accuse.
Un tribunale amministrativo, presso cui Mercedes aveva presentato ricorso, aveva detto alla Francia di esaminare di nuovo la questione: e ieri è arrivato il rinnovo del blocco. I modelli che non possono essere immatricolati in Francia “fino a quando non rispetteranno le norme europee” sono gran parte di quelli venduti da Mercedes nel paese e circa il 2 per cento di tutto il mercato della casa automobilistica tedesca.
A giugno la Commissione Europea ha formalmente protestato con la Germania per l’utilizzo continuato del R134a, dando tempo fino a settembre per trovare una soluzione, ma nessun paese europeo a esclusione della Francia ha preso iniziative concrete o protestato per la mancata sostituzione del gas refrigerante.
Foto: THOMAS KIENZLE/AFP/Getty Images