Le foto del terremoto nel Gansu
Nella provincia cinese sono morte almeno 94 persone a causa dei crolli di centinaia di edifici, i feriti sono più di 800
A un giorno di distanza dai due forti terremoti nella provincia cinese del Gansu, centinaia di squadre di ricerca sono al lavoro per cercare persone rimaste sotto le macerie e per dare soccorso a chi è rimasto ferito a causa dei crolli. Secondo le stime più recenti, a causa dei terremoti nel nord-ovest della Cina sono morte almeno 94 persone e ci sono oltre 800 feriti. Circa 9mila edifici sono stati danneggiati e ci sono centinaia di case crollate, in diverse città di medie e piccole dimensioni dove è difficile portare i soccorsi.
Il primo terremoto si è verificato alle 7:45 del mattino (1:45 in Italia) con magnitudo 5.9, mentre il secondo è stato alle 9:12 (3:12 in Italia) con magnitudo 5.6, stando ai dati rilevati dai sismografi della Geological Survey degli Stati Uniti (USGS). Il Centro per la rilevazione dei terremoti di Pechino ha stimato che il terremoto più forte sia stato di magnitudo 6.6. La differenza dipende dai metodi di rilevazione dell’evento sismico.
Oltre a causare il crollo di centinaia di edifici, i terremoti sono stati la causa di decine di frane, anche di grandi dimensioni, in diverse aree della provincia del Gansu. Molte strade sono interrotte, così come lo sono le linee elettriche e quelle del telefono.
Nell’area sono attivi circa 3mila soldati, centinaia di agenti di polizia, personale della protezione civile e volontari. Sul posto sono attivi un paio di elicotteri per il trasporto dei feriti e dei materiali nelle zone meno accessibili.