Cuperlo: il «balletto» sulla data del congresso PD è «quasi offensivo»
In un’intervista di oggi sull’Unità Gianni Cuperlo, deputato del PD e candidato alla segreteria del partito, è intervenuto sulla data del congresso nazionale. Al momento dell’elezione di Guglielmo Epifani alla guida del partito dopo le dimissioni di Pierluigi Bersani, l’assemblea del PD aveva approvato un ordine del giorno in cui si diceva che il congresso si sarebbe svolto “entro ottobre 2013”. Una data non è ancora stata stabilita e ieri Giuseppe Fioroni, sul Corriere della Sera, ha proposto di rinviare l’elezione del nuovo segretario di 18 mesi per non far diventare il congresso un «referendum sul governo». Facendo riferimento a questa possibilità, Gianni Cuperlo ha detto:
«Io dico, adesso basta. Questo balletto sulla data del congresso è quasi offensivo. Il punto non sono le regole o lo statuto. Il punto è il grado di fiducia che abbiamo negli iscritti, negli elettori, nei militanti di questo partito. Ma come si fa a pensare dopo tutto quanto è accaduto in questi mesi che si possa rinviare una discussione di verità sul futuro del Pd e del Paese? O vogliamo credere che tutto si sia risolto con le dimissioni del gruppo dirigente? Perché questo sì sarebbe ingeneroso verso Bersani e chi si è assunto il peso di responsabilità anche non sue. Personalmente la fiducia nella nostra gente non l`ho mai smarrita. Ci chiamiamo Partito Democratico, è un nome bellissimo, ma la condizione per portarlo è rispettare la natura della democrazia prima di tutto tra noi».