Gli scontri a Trappes, in Francia
Nella notte tra sabato e domenica gruppi di manifestanti hanno attaccato una stazione di polizia, dopo che una coppia è stata fermata a causa della legge che vieta il velo islamico
Nella notte tra sabato 20 luglio e domenica 21 luglio a Trappes – un comune francese della regione dell’Île-de-France, alla periferia di Parigi – circa cinquanta persone hanno lanciato sassi contro una caserma di polizia e incendiato alcune auto. Anche durante la notte precedente ci sono stati degli scontri, a cui hanno partecipato circa 250 persone, con lanci di bombe Molotov. La polizia ha risposto con il lancio di gas lacrimogeni. Quattro persone sono state arrestate.
Diversi gruppi di manifestanti avevano iniziato a protestare il 19 luglio, dopo l’arresto di un uomo accusato di aver tentato di strangolare un poliziotto: l’agente aveva chiesto alla moglie dell’uomo di togliere il niqab – uno dei tipi di velo femminile secondo la tradizione islamica – per un controllo. Una legge del 2011 vieta in Francia di indossarlo in luoghi pubblici.
Secondo quanto spiegato da Vincent Lesclous, pubblico ministero di Versailles, la donna, di 20 anni, si sarebbe rifiutata di togliersi il velo e il marito, di 21 anni, avrebbe poi aggredito l’agente. Entrambi sono stati rilasciati dopo poche ore e la donna rischia una multa per non essersi tolta il velo.