Le nuove proteste per Trayvon Martin
Le foto delle manifestazioni in più di cento città degli Stati Uniti: hanno partecipato migliaia di persone e parecchie celebrità
Sabato 20 luglio in più di 100 città degli Stati Uniti, tra cui New York, Los Angeles, Dallas e Atlanta, ci sono state grandi manifestazioni contro l’assoluzione di George Zimmerman, il vigilante di quartiere accusato di aver ucciso il 17enne nero Trayvon Martin a Sanford, Florida, il 26 febbraio 2012. Già la settimana scorsa c’erano state numerose altre manifestazioni, cominciate la sera del 13 luglio, subito dopo l’assoluzione di Zimmerman.
Il padre di Trayvon, Tracy Martin, ha partecipato a una manifestazione a Miami, in Florida. Tracy ha dichiarato che le parole del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, gli avevano «toccato il cuore». Obama, venerdì 19 luglio, aveva dichiarato in una conferenza stampa: «35 anni fa avrei potuto essere Trayvon Martin». Il caso di Martin è particolarmente sentito nella comunità afroamericana, perché secondo molti il fattore del colore della pelle è stato centrale sia nella decisione di Zimmermann di sparare, sia nelle decisioni della giuria del successivo processo.
La madre di Trayon, Sybrina Fulton, ha partecipato alla manifestazione di New York, insieme ad Al Sharpton, un celebre ministro battista e attivista per i diritti civili, e ai cantanti Jay-Z e Beyoncé. Molte altre celebrità del mondo dello spettacolo si sono unite alle proteste. Il cantante Stevie Wonder ha dichiarato che finché la legge Stand Your Ground non sarà abolita in Florida, non tornerà a suonare nello stato. La legge, approvata con poche variazioni in diversi stati americani, è molto controversa ed è stata importante nel processo a Zimmerman, perché permette di usare le armi per legittima difesa anche nel caso in cui ci si senta soltanto minacciati.