Alberto II del Belgio ha abdicato
Lo aveva annunciato soltanto tre settimane fa, gli succede il figlio Filippo: breve storia di una monarchia europea particolare
Il re del Belgio Alberto II, 79 anni, ha firmato davanti al primo ministro Elio di Rupo l’atto della sua abdicazione la mattina di domenica 21 luglio, il giorno del 182° anniversario della monarchia belga. Suo figlio Filippo, 53 anni, ha giurato come nuovo re dei belgi davanti al parlamento poche ore dopo, diventando il settimo re del paese. Alberto aveva annunciato la sua decisione di abdicare solamente tre settimane fa.
Diversi giornali e commentatori hanno scritto che il compito di Filippo – definito “di una timidezza paralizzante” – non sarà facile. Il Belgio è un paese diviso più o meno a metà tra valloni di lingua francese e fiamminghi, che parlano una specie di dialetto dell’olandese. Dopo le ultime elezioni, nel giugno del 2010, il parlamento ha impiegato 540 giorni a trovare i voti per formare un governo. Le prossime elezioni sono fissate per il 2014 e c’è il timore che producano un nuovo stallo. Alberto II è stato un re che ha cercato di essere coinvolto il meno possibile dalla politica e probabilmente Filippo farà lo stesso.
La monarchia belga è piuttosto particolare. Il titolo esatto del re è “re dei belgi” (Rex belgarum) e non “re del Belgio”, come comunemente viene scritto. Questa differenza sta a significare che il re è tale per volontà del popolo e non in seguito a un diritto ereditario sul territorio. Quella del Belgio è anche una delle monarchie più giovani d’Europa. Venne fondata il 21 luglio del 1831, quando venne nominato re dei belgi un principe tedesco, Leopoldo di Sassonia-Coburgo. Nei 15 anni precedenti il Belgio aveva fatto parte del regno d’Olanda, e ottenne l’indipendenza in seguito alla rivoluzione scoppiata nel 1830.
La formula “re dei belgi” risale all’influenza che hanno sempre avuto la Francia e la sua dottrina costituzionale sul Belgio. Luigi XVI di Francia, dopo la rivoluzione e prima che venisse giustiziato dal regime giacobino, venne obbligato a modificare il suo titolo in “re dei francesi”. Con la Restaurazione, il titolo dei re francesi tornò ad essere quello di “re di Francia”, ma in seguito alla rivoluzione del luglio 1830, il nuovo re Luigi Filippo diventò nuovamente il re dei francesi – accadde proprio un anno prima che nascesse la monarchia in Belgio.
Questa attenzione al ruolo costituzionale e popolare del re in Belgio emerge anche in un elemento del cerimoniale. Il re dei belgi è l’unico in Europa a non diventare automaticamente re alla morte o all’abdicazione del suo predecessore. Secondo la costituzione belga, il re accede al trono soltanto dopo aver prestato giuramento davanti al parlamento, come ha fatto Filippo questa mattina, diventando il settimo re dei belgi.