Gli stipendi dei parlamentari nel mondo
Un grafico dell'Economist mostra quanto guadagnano, in assoluto e in rapporto al PIL pro capite dei loro paesi, Italia compresa
L’Economist ha pubblicato un grafico in cui visualizza la retribuzione dei parlamentari in diversi paesi del mondo, in termini assoluti e in rapporto al prodotto interno lordo (PIL) pro capite di ciascun paese. Nel Regno Unito la questione della retribuzione dei parlamentari – tema molto ricorrente dalle nostre parti – è tornata di attualità la scorsa settimana: la commissione indipendente che decide, da alcuni anni, lo stipendio dei parlamentari ha presentato le sue decisioni, che hanno scatenato molte proteste tra i politici perché stabiliscono un aumento di alcune migliaia di sterline l’anno e contemporaneamente una sostanziosa riduzione di altri benefit, tra cui le pensioni.
Il calcolo degli stipendi dei parlamentari è particolarmente complicato, nel Regno Unito come in parecchi altri paesi del mondo, proprio a causa delle agevolazioni e dei rimborsi che vengono assicurati ai membri del parlamento. Nel caso italiano, il parlamentare del PD Ivan Scalfarotto ha presentato e discusso le sue entrate pochi giorni fa, mentre una commissione istituita dal governo Berlusconi per ridefinire gli stipendi in base alla media europea concluse a inizio 2012 che calcolare quella media non era possibile.
Nel grafico dell’Economist, che si basa sui dati pubblicati dai governi e dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), il cerchio a sinistra rappresenta la retribuzione annuale in un numero assoluto, calcolato in dollari, mentre i diversi paesi sono ordinati in base alla barra di destra, che mostra il rapporto tra lo stipendio dei parlamentari e la ricchezza nazionale per ogni cittadino. Si va così dalla Norvegia, uno dei paesi con il PIL pro capite più alto del mondo e retribuzioni parlamentari non troppo lontane, al costoso parlamento del Kenya e della Nigeria.