Le 416 città fantasma di Velasco Vitali
Dalla mostra che raccoglie i suoi disegni e quadri che verrà inaugurata oggi alla Triennale di Milano.
Velasco Vitali è un artista che per anni si è dedicato alla sperimentazione e alla ricerca attraverso tecniche che variano dalla scultura, alla pittura, all’installazione. Verrà inaugurata stasera alla Triennale di Milano la sua mostra Foresta Rossa. 416 città fantasma nel mondo in cui saranno esposti disegni e tele degli ultimi suoi lavori. L’esposizione è curata da Luca Molinari e Francesco Clerici.
Il tema è la città ed in particolare la rappresentazione delle forme e dei colori che possano tradurre sogni ed ambizioni di grandezza di chi vive e costruisce questi luoghi. Luca Molinari racconta il lavoro di Velasco:
(…) sembra trasparire un interrogarsi stupito sulla bellezza struggente di questi monumenti involontari all’ambizione dell’uomo che stanno lentamente tornando a diven- tare frammenti di nuova Natura, o semplicemente rovine di alcuni dei tanti mondi di vite e civiltà che abbiamo consumato nella nostra Storia.
L’uomo è scomparso da tempo, e l’unico presente è l’autore che osserva e rappresenta; mentre le case, i fortilizi, le strutture d’ingegneria, i grandi monumenti pubblici che un tem- po accoglievano la vita di migliaia di persone sono fissati in una dimensione materica e co- loristica sospesa in una lenta metamorfosi, lenta ma inesorabile nel suo diventare nuova Natura, frammento di un processo in profonda e instabile trasformazione che la porterà a essere altro da sé.
(…) Il punto è che noi sappiamo pochissimo di un mondo cresciuto troppo in fretta e in ma- niera eccessivamente frantumata per essere conosciuto. In una dimensione in cui sembra che con la Rete abbiamo il controllo di ogni elemento, ci ritroviamo a essere, invece, come quei viaggiatori che tra il XVI e XIX secolo andarono alla scoperta di mondi ignoti e riporta- rono nella vecchia Europa immagini e storie impensabili. Il Sublime nasce anche da questa dimensione e dalla sensazione che il mondo conosciuto stesse diventando troppo grande per noi. Oggi ci ritroviamo a vivere esperienze simili nel riscoprire tutti quei manufatti e quel- le trasformazioni che ci riempiono di stupore e di paura, e cerchiamo insieme strumenti per registrare quanto scopriamo perché torni nella nostra vita e diventi conoscenza condivisa.
La mostra verrà inaugurata oggi alla Triennale di Milano e resterà allestita fino al 1 settembre.