La rissa dopo un incontro di boxe in Indonesia
Ci sono stati 18 morti, e più di quaranta feriti: la causa sembra essere stata l'appartenenza dei pugili a due gruppi etnici locali
Intorno alla mezzanotte di domenica 14 luglio (in Italia erano circa le 19) c’è stata una rissa che ha coinvolto molti spettatori alla fine di un incontro di boxe a Nabire, una città dell’Indonesia situata nell’isola di Nuova Guinea: un quotidiano locale, il Jakarta Post, ha scritto che nel tentativo di mettersi in salvo dalla rissa sono morte calpestate 18 persone, fra cui 12 donne, e che i feriti sono stati più di 40. Il motivo sembra essere stato l’appartenenza dei pugili a due diverse gruppi etnici locali: la vittoria ai punti di uno di essi avrebbe fatto arrabbiare i tifosi avversari.
L’incontro di ieri era la finale della categoria dei pugli sotto i 58 chili di un torneo locale, la Bupati Cup, che era iniziata martedì 9 luglio e alla quale hanno partecipato 84 pugili. I partecipanti alla finale di questa categoria erano Alvius Rumkorem e Yulianus Pigome. Alla fine dell’incontro i giudici hanno assegnato la vittoria ai punti a Rumkorem: a quel punto i sostenitori di Pigome hanno cominciato a lanciare le sedie del palazzetto contro la giuria. I sostenitori di Rumkorem hanno quindi reagito, lanciando a loro volta bottiglie e sedie contro quelli di Pigome. Gli altri spettatori, spaventati, hanno cercato di scappare in massa dall’edificio ma sono finiti calpestati dalla folla, perché c’erano solo due uscite aperte.
Roy Suryo, il ministro dello Sport indonesiano, ha detto che all’incontro erano presenti circa 1500 spettatori, mentre l’impianto, il Kota Lama Sport Stadium, avrebbe potuto contenerne solo 500-600. La polizia finora ha interrogato 12 persone, fra cui 5 organizzatori dell’evento e 7 spettatori; un portavoce della polizia ha detto che fra agenti di polizia e soldati sono stati inviati a Nabire nella mattina di lunedì circa 1250 persone, per evitare altri scontri.
Il Kota Lama Sport Stadium (AP photo)