Gli scontri in Irlanda del Nord
Sono iniziati venerdì scorso a Belfast durante una parata degli unionisti, che chiedono rapporti più stretti con la Gran Bretagna
A Belfast, la capitale dell’Irlanda del Nord, venerdì 12 luglio sono iniziati alcuni scontri in varie parti della città fra manifestanti di fede protestante e poliziotti; fino a ora sono stati feriti 44 agenti di polizia, e 49 manifestanti sono stati arrestati. Nel corso degli scontri è stato ferito anche un parlamentare nordirlandese.
La causa degli scontri è una serie di parate organizzate da Orange Order (l’ordine di Orange), un’organizzazione politica protestante e unionista, che preme per il rafforzamento dei rapporti tra l’Irlanda del Nord e la Gran Bretagna. Orange Order organizza le marce ogni estate, all’incirca all’inizio di luglio, per commemorare la battaglia di Boyne, nella quale nel 1690 il protestante Guglielmo d’Orange sconfisse il cattolico Giacomo II.
Gli scontri erano cominciati venerdì, quando in seguito ad alcune manifestazioni collegate alle parate di Orange Order vari manifestanti avevano tirato verso la polizia mattoni e bottiglie, dopo essersi rifiutati di sciogliere il corteo; la polizia ha risposto agli attacchi, e gli scontri sono continuati nel weekend. Domenica sera la situazione si è aggravata ulteriormente quando i manifestanti hanno usato molotov contro gli agenti della polizia. La polizia nordirlandese ha richiesto e ottenuto dall’Inghilterra e dalla Scozia un migliaio di agenti in più, per prevenire ulteriori scontri.
foto: PETER MUHLY/AFP/Getty Images