Snowden chiederà asilo alla Russia
Di nuovo, dopo aver ritirato una prima domanda: l'ha detto durante una specie di conferenza stampa a porte chiuse all'aeroporto di Mosca
Poco dopo le 15 ora italiana Edward Snowden, la fonte delle inchieste sul programma di sorveglianza PRISM, ha tenuto una specie di conferenza stampa all’aeroporto internazionale Šeremet’evo di Mosca, dove si trova dal 23 giugno scorso dopo avere lasciato Hong Kong. L’incontro si è tenuto a porte chiuse e non è stato trasmesso in streaming o in tv: hanno partecipato alcuni giornalisti e rappresentanti di organizzazioni e gruppi per la difesa dei diritti umani. WikiLeaks ha diffuso il testo dell’intervento di Snowden alla conferenza stampa di oggi (che si può trovare qui).
Snowden ha detto di avere inoltrato nuovamente la richiesta di asilo al governo russo: lo aveva già fatto diversi giorni fa, ma aveva deciso di ritirarla dopo che il presidente russo Vladimir Putin gli aveva imposto come condizione di smettere di passare ai giornali le informazioni relative ai programmi di sorveglianza della National Security Agency, l’agenzia di sicurezza nazionale statunitense. La situazione, ha spiegato Snowden, è cambiata dal momento che l’amministrazione statunitense gli ha revocato il passaporto: a Snowden non è permesso lasciare la zona di transito dell’aeroporto di Mosca, e l’unica soluzione che gli è concessa al momento è proprio quella di chiedere asilo alla Russia.
Snowden ha anche criticato molto sia gli Stati Uniti che i paesi europei, soprattutto per quanto successo all’aereo di Evo Morales pochi giorni fa, fatto atterrare in Austria dopo che Francia e Portogallo gli avevano negato il permesso di sorvolare il loro spazio aereo per il sospetto che a bordo si trovasse Snowden. La giornalista del New York Times Ellen Barry ha twittato quella che è la posizione del governo russo alla richiesta di Snowden, poi confermata da un portavoce di Putin all’agenzia Reuters.
Peskov tells Ifax that Kremlin has no confirmation of #Snowden appeal for asylum, but conditions are the ones Putin articulated July 1.
— Ellen Barry (@EllenBarryNYT) July 12, 2013
La conferenza stampa era stata convocata oggi tramite una email che Snowden aveva inviato a diverse associazioni per la difesa dei diritti umani: una di queste mail era stata pubblicata sulla pagina Facebook della ricercatrice Tanya Lokshina di Human Rights Watch, ed era stata ripresa dai siti di news di tutto il mondo. Lokshina, che era presente alla conferenza stampa, ha passato diverse dichiarazioni fatte da Snowden alla giornalista Ellen Barry, che le ha diffuse in diretta su Twitter.
Al termine della conferenza stampa Lokshina ha risposto ad alcune domande dei giornalisti di una televisione russa. Lokshina ha detto che Snowden si sente al sicuro all’aeroporto di Mosca ma sa di non potere stare lì per sempre: ha aggiunto che Snowden chiederà asilo temporaneo alla Russia, nella speranza di raggiungere poi l’America Latina. Questa una parte dell’intervento di Snowden alla conferenza stampa:
Ho fatto quello che ho creduto giusto e ho iniziato una campagna per denunciare ciò che è stato fatto di sbagliato. Non ho cercato di arricchirmi. Non ho cercato di vendere i segreti degli Stati Uniti. Non ho collaborato con alcun governo straniero per garantirmi la sicurezza. Al contrario, ho diffuso quello che sapevo alle persone, affinché quello che condiziona tutti noi potesse essere discusso alla luce del giorno […].
Annuncio oggi la mia formale accettazione di tutte le offerte di sostegno o asilo che sono state avanzate, e tutte quelle che mi potrebbero essere offerte in futuro. Con, ad esempio, l’asilo concesso dal presidente del Venezuela Maduro, il mio status di richiedente asilo è ora formale, e nessuno Stato può limitare o interferire con il mio diritto a beneficiare di tale asilo. Come si è visto, comunque, alcuni governi dell’Europa Occidentale e gli Stati del Nord America hanno dimostrato la volontà di agire fuori dalla legge, e questo comportamento prosegue ancora oggi. La minaccia di agire fuori dalla legalità mi rende impossibile viaggiare in America Latina, oltre che a chiedere asilo in Russia fintanto che questi Stati non agiscano all’interno della legge e il mio viaggio sia legalmente permesso. Presenterò la mia richiesta oggi, e spero che potrà avere una risposta positiva.