Le prime foto del Ramadan
Corani, tappeti, ragazzine vestite a festa e montagne di cibo preparato per l'iftar, il pasto serale con cui si interrompe il digiuno dall'alba al tramonto
Dopo un inizio più complicato del solito, è ormai arrivato il Ramadan per tutti i musulmani al mondo: è il nono mese del calendario lunare islamico ed è dedicato al digiuno, alla preghiera e alla carità verso i più poveri. In particolare i fedeli – tranne alcune eccezioni come i bambini sotto gli 11 anni, gli anziani, i malati, e le donne in gravidanza – sono tenuti a digiunare, non toccando né acqua né cibo, dall’alba al tramonto, per circa 16 ore al giorno. A sera il digiuno viene spezzato con l’iftar, un pasto serale generalmente sostanzioso e consumato insieme ad amici e parenti. I mercati sono pieni di gente in cerca di cibi – fritti e dall’apparenza pesante – mentre le pasticcerie lavorano a pieno regime. Le moschee organizzano grandi iftar collettivi per i fedeli più poveri, dove si affollano centinaia di persone tra tappeti, piatti di plastica e volontari indaffarati. Il Ramadan è anche un periodo di preghiera, molti rileggono il Corano, altri vanno in pellegrinaggio alla Mecca, si prega insieme al tramonto prima dell’iftar e chi non può – come i soldati schierati davanti al palazzo presidenziale egiziano – leggono il libro sacro seduti sul carro armato.