Venditti, la Roma e i Boston Celtics
I giornali romani di oggi dedicano spazio a una frase detta ieri da Antonello Venditti riguardo l’attuale proprietà della squadra di calcio della Roma, di cui è famosissimo tifoso (nonché autore dell’inno ufficiale, che non è “Grazie Roma”). Venditti ha offerto di ritirare il suo inno dicendo di non trovarlo più «identificativo della squadra che conoscevo io» – la Roma è da tre anni di una cordata di imprenditori statunitensi – e ha criticato il presidente James Pallotta, che è anche azionista della squadra di basket NBA dei Boston Celtics, per aver portato al Papa la maglietta dei Celtics (in realtà quello fu un suo regalo personale: Pallotta portò anche la maglietta della Roma).
«Si era sparsa la voce che la società avesse pronto un altro inno quindi io ho solo detto che se vogliono levare il mio possono pure farlo, non ci sono problemi. Se la nuova società vuole cambiare gli inni è liberissima di farlo. Ogni volta che parlo della Roma il giorno dopo mi dicono che creo nocumento e non voglio creare questo tipo di situazioni. Sarebbe però carino se si potesse essere più partecipi di questa Roma. La Roma si regge sul suo nome e tu non puoi presentarti da Papa Francesco con la maglia dei Boston Celtics»