L’ex presidente del Ciad è stato arrestato
In Senegal, dov'era in esilio da più di vent'anni, a due giorni dalla visita di Obama: è accusato di crimini contro l'umanità
L’ex presidente del Ciad, Hissène Habré, accusato di aver ucciso e torturato migliaia di oppositori politici, è stato arrestato domenica 30 giugno in Senegal dove si trovava da 22 anni in esilio. Secondo le leggi senegalesi la polizia può trattenerlo in custodia per 48 ore prima che venga formalizzata un’accusa.
Habré fu al potere per otto anni dal 1982 al 1990, fino a quando il suo regime fu rovesciato da un colpo di stato. Viveva da più di vent’anni in una villa in un quartiere di Dakar, capitale del Senegal. Durante la sua presidenza sono stati commessi più di 40 mila omicidi politici, documentati da una commissione istituita dopo la sua fuga. Migliaia di persone sono morte dopo essere state torturate e a causa delle condizioni disumane delle carceri: di queste, solo 4 mila sono state identificate. Dal 1990 in poi, i governi senegalesi sotto la presidenza di Abdoulaye Wade, in carica per dodici anni, hanno sempre bloccato e deliberatamente ostacolato gli sforzi di indagare e fare giustizia su quanto accaduto.
Habré era stato incriminato in Belgio nel 2005, ma il Senegal si era sempre rifiutato di estradarlo. Nel luglio del 2006 il Senegal aveva ricevuto un mandato dall’Unione Africana per processarlo per crimini contro l’umanità, crimini di guerra e tortura, ma anche allora i procedimenti giudiziari rimasero in sospeso. L’anno scorso, dopo l’elezione in Senegal di un nuovo presidente, Macky Sall, che si era esplicitamente impegnato a perseguire Habré, è stato istituito un tribunale speciale, il primo creato in Africa per giudicare un politico africano.
L’arresto è arrivato a due giorni dalla visita in Senegal del presidente statunitense Barack Obama, che si è congratulato per gli sforzi fatti dal nuovo presidente Macky Sall nell’organizzazione del processo. Secondo Human Rights Watch, un’organizzazione non governativa internazionale che si occupa della difesa dei diritti umani con sede a New York, Habré in passato sarebbe stato sostenuto dai governi di Stati Uniti e Francia per fare da contrappeso al governo del colonnello libico Muammar Gheddafi durante il conflitto degli anni Ottanta tra Ciad e Libia.