La rimozione della statua di Colombo a Buenos Aires
Ufficialmente per un restauro, ma ci sono parecchie polemiche: il governo vorrebbe sostituirla, ma il sindaco di Buenos Aires si è opposto
La statua di Cristoforo Colombo che si trova vicino al palazzo del governo argentino, a Buenos Aires, è stata rimossa sabato 29 giugno per ordine del governo stesso. La rimozione è avvenuta ufficialmente per sottoporre la statua ad alcuni restauri. La statua, alta sei metri e pesante 38 tonnellate, venne donata dall’Italia all’Argentina nel 1910 ed è da tempo causa di polemiche tra la presidente del paese Cristina Kirchner e il sindaco conservatore di Buenos Aires Mauricio Macri.
Il governo argentino, in passato, aveva deciso di rimuovere la statua di Colombo per sostituirla con quella di Juana Azurduy, una leader della guerriglia nata in Bolivia nel 1780 che combatté per molti anni con l’esercito rivoluzionario argentino. La statua di Azurduy è stata donata al governo argentino dalla Bolivia.
Il governo locale di Buenos Aires e la comunità italiana si sono opposti alla sostituzione della statua di Colombo. La proprietà della statua, secondo loro, è della città di Buenos Aires e non del governo federale, che quindi non può deciderne la rimozione. Una sentenza di un tribunale ha, per il momento, bloccato ogni tentativo di trasferire la statua. L’ingegnere responsabile della rimozione e dei lavoro di restauro ha assicurato che la statua ritornerà al suo posto dietro al palazzo del governo e che non sarà trasferita.