Facebook rimuoverà le pubblicità dalle pagine con contenuti “controversi”
A partire dal primo luglio: la decisione è stata presa dopo una campagna di protesta contro la violenza sulle donne
Con un messaggio pubblicato venerdì 28 giugno, Facebook ha annunciato che dal primo luglio rimuoverà le pubblicità dalle pagine di alcuni gruppi per tutelare gli inserzionisti: verranno rimosse le pubblicità – che si trovano di solito nella colonna destra – dalle pagine o dai gruppi che hanno pubblicato messaggi “controversi”.
Da ora in poi, per esempio, proveremo a eliminare la presenza di pubblicità a fianco di Pagine e Gruppi che contengano qualsiasi contenuto violento, urtante o sessuale (ma che non viola le nostre norme di utilizzo). Prima di questo cambiamento, una Pagina che vendeva prodotti per adulti poteva avere pubblicità sulla fascia destra; ora non ci saranno pubblicità vicino a questo tipo di contenuti.
La nuova politica della società, racconta il New York Times, è stata sollecitata soprattutto dalla campagna di protesta organizzata da alcune associazioni che si occupano di tutelare i diritti delle donne, che a partire da maggio aveva chiesto a Facebook di rimuovere le pagine di alcuni gruppi che sostenevano la violenza sulle donne. Facebook ha ammesso successivamente che i controlli fatti fino a oggi non sono stati sufficienti per prevenire casi simili e che avrebbe preso misure più restrittive, per tutelare anche i marchi delle aziende che comparivano in quelle pagine.
Per un mese, la campagna promossa dalle associazioni femministe ha inviato circa 5 mila email agli inserzionisti pubblicitari di Facebook e condiviso più di 6 mila messaggi su Twitter per chiedere la rimozione di quelle pagine. Alcune aziende, come Nissan, American Express e Dove, hanno aderito alla campagna e hanno chiesto di togliere temporaneamente i loro annunci pubblicitari dalle pagine di Facebook, pubblicando diversi comunicati per affermare la loro condanna della violenza sulle donne. Facebook ha stabilito che circa cento addetti, a partire dal primo luglio, si occuperanno di controllare migliaia di pagine e gruppi: dopo una prima fase in cui questa procedura sarà svolta manualmente, la rimozione dovrebbe avvenire successivamente con un sistema automatico di identificazione dei contenuti.