La fotografia in bianco e nero ad Arles

30 immagini da uno dei festival di fotografia più importanti in Europa, che apre lunedì

Guy Bourdin
1950-1955, Paris après-guerre
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Guy Bourdin
1950-1955, Paris post war
Guy Bourdin 1950-1955, Paris après-guerre ----- Guy Bourdin 1950-1955, Paris post war

Lunedì apre ad Arles in Francia il festival di fotografia Les Recontres d’Arles. Il Festival è diretto da François Hébel, si intitola Arles in Black ed è arrivato alla 44esima edizione. Quest’anno il tema proposto sarà il bianco e nero, tema da alcuni considerato paradossale, vista l’epoca in cui ci troviamo, ma rilanciato dai curatori con un proposito radicale di riscoperta e diverse opere e artisti inediti e originali.

Il festival è molto grande e vario, espone vecchi e importanti lavori dalla storia della fotografia e altri contemporanei che scelgono il bianco e nero come scelta stilistica. Il tema attraversa tutto il festival e racconta del lento declino del bianco e nero, cominciato all’inizio degli anni Novanta, fino ad arrivare all’arrivo della fotografia digitale, passando per gli album e gli archivi di famiglia. Gli incontri provano a chiedersi che posto ha la fotografia in bianco e nero oggi.

Ad Arles ci saranno diversi autori, alcuni piuttosto importanti come Hiroshi Sugimoto, Sergio Larrain e Wolfgang Tillmans e si potranno vedere opere ed installazioni sul senso e la politica della fotografia, mostre personali e collettive. Tutte le giornate di apertura sono caratterizzate da eventi diversi in giro per la città (ma anche in Camargue come alle Salin-de-Giraud), il programma è sul sito del festival.