La morte di Farrah Fawcett
Fu lo stesso giorno di Michael Jackson, e concluse la triste trasformazione della sua immagine da splendente bellezza a tormentata sofferenza
Farrah Fawcett morì in un ospedale di Santa Monica il 25 giugno 2009, a 62 anni, dopo una lunga malattia che l’aveva sottratta all’immagine splendente e solare con cui era diventata famosa in tutto il mondo nella sua giovinezza di attrice e modella.
Era texana, del 1947, e la sua chioma da eterno spot della lacca diventò il più familiare accessorio della sua bellezza a partire dal suo ruolo nel telefilm Charlie’s Angels, in cui interpretò una delle tre avvenenti investigatrici del titolo, nel 1976 (lasciò e fu rimpiazzata dopo una stagione). Lo stesso anno, dopo una serie di campagne pubblicitarie per diversi prodotti di bellezza, fu ritratta in una foto in costume da bagno – e con quella chioma – che divenne un poster venduto in tutto il mondo in milioni di copie: la chioma, intanto, divenne modello e richiesta presso i parrucchieri di mezzo mondo. Divenne famosissima come Farrah Fawcett-Majors – avendo sposato l’attore Lee Majors e preso il suo cognome – fece un po’ di film di budget anche cospicui, ma mai memorabili (ma molte cose televisive per cui ebbe diverse nomination ai premi Emmy), si separò nel 1979 e si mise insieme a un altro superbello del tempo, Ryan O’Neal.
Nel 2006 le fu diagnosticato un cancro: morì nel 2009 – lo stesso giorno della morte di Michael Jackson – dopo una lunga alternanza di cure, ipotesi di guarigione, nuovi tumori, e assedi dei media intorno alle sue condizioni. Ryan O’Neal e molti altri protestarono addolorati dopo la successiva cerimonia degli Oscar, perché nessuna sua immagine era stata inclusa nel rituale ricordo dei cineasti morti l’anno precedente.