Cambiare i preservativi
La fondazione di Bill Gates finanzierà i migliori progetti che rendano il loro uso più piacevole, per convincere più uomini a usarli
Nonostante l’industria dei preservativi sia giunta ormai a un livello notevole di specializzazione e di varietà di prodotti, molti uomini non ne apprezzano l’utilizzo durante i rapporti sessuali al punto di decidere di farne a meno, con tutti i rischi che questo comporta soprattutto nei rapporti occasionali. Per cercare di superare questo ostacolo, racconta il New York Times, la fondazione di Bill Gates – la Bill and Melinda Gates Foundation – ha deciso di investire nel settore, allo scopo di produrre una nuova generazione di preservativi, eccellenti al punto da convincere tutti gli uomini a usarli.
L’obiettivo della fondazione – che investe soprattutto nella ricerca per la lotta all’AIDS e la malaria – è cercare di risolvere due problemi rilevanti: evitare le gravidanze non desiderate e combattere le malattie sessualmente trasmissibli. L’uso del preservativo è infatti limitato, soprattutto in certe zone del pianeta: in tutto il mondo lo usano regolarmente circa 750 milioni di persone, mentre ogni anno ci sono 2,5 milioni di nuovi casi di infezioni da HIV. Secondo i medici, per prevenire questo problema sarebbe necessario che il numero di chi lo utilizza perlomeno raddoppi. Secondo uno studio della fondazione il mercato dei preservativi è in crescita – attualmente se ne producono 15 miliardi all’anno – ma non abbastanza.
Gli uomini usano poco il preservativo, principalmente, «perché diminuisce il piacere sessuale», ha spiegato Stephen Ward, che si occupa del progetto avviato dalla fondazione di Bill Gates. La fondazione di Bill Gates vorrebbe sviluppare anche dei modelli di preservativi per le donne, anche se vengono utilizzati ancora meno di quelli per gli uomini e sono più costosi da produrre. Oltre all’uso di materiali innovativi, che modifichino la percezione della consistenza del preservativo, la fondazione cerca progetti che sviluppino una serie di caratteristiche per rendere più appetibile il loro utilizzo, dalla confezione a una grafica accattivante, che ne spieghi l’importanza dell’uso.
Chi parteciperà dovrà inviare un piano per testare il progetto, anche a livello medico, e fornire dati che saranno analizzati dagli specialisti. Alla fondazione sono stati inviati fino a oggi più di 500 progetti: ci sarà una prima selezione in autunno e i progetti che verranno scelti saranno finanziati con 100mila dollari ciascuno. Poi ci sarà una seconda selezione e i progetti scelti saranno finanziati successivamente con un milione di dollari. Ai partecipanti è stato chiesto di non rivelare pubblicamente i progetti su cui stanno lavorando, mentre iniziano a circolare online alcuni video che prendono in giro la proposta fatta dalla fondazione.
Da anni molti studiosi – nonché le aziende, ovviamente – cercano di capire come superare questo tipo di problema e cercare di andare incontro alle richieste di molti uomini: vengono fatti continuamente dei test sui preservativi per cercare di capire quali sono le caratteristiche da sviluppare, quelle che piacciono e quelle da abbandonare. L’aspetto che sembra interessare più degli altri è la consistenza: «Agli uomini non piace avere la sensazione di avere un preservativo». Ne sono stati realizzati di diversi tipi, eppure questo non è bastato a farne aumentare l’uso in maniera rilevante: «sono stati prodotti preservativi in poliuretano, al posto di quelli in lattice, o quelli da poter portare in entrambi i sensi», ha detto Ron Frezieres – dottore del California Family Health Council – ma si tratta di una questione difficile da risolvere a livello scientifico perché «quello che piace a un uomo può non piacere a un altro».
Foto: Alexander Tamargo/Getty Images for Magnum Condoms