Storie di appalti e traffici
Roberto Saviano racconta un'inchiesta contro la 'ndrangheta che arriva fino in Moldavia e passa anche da Daniela Santanché
Sulla prima pagina di Repubblica di oggi c’è un articolo di Roberto Saviano che racconta un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro, «una sorta di manuale per identificare gli ingredienti per ottenere successo nel sistema “estrattivo”, dove gli interessi politici si sposano a quelli affaristici e dove i mediatori più adatti sono quelli mafiosi». È un’inchiesta in cui sono contenute parecchie storie e il racconto di Saviano è molto ricco e tortuoso: tra i personaggi che vi compaiono, “il segretario di Daniela Santanché” e il premier della Moldavia.
Riuscire a chiudere un importante affare a Roma, nel luogo da cui partono i grandi progetti e appalti, è la più sfiancante corsa a ostacoli che ci sia. Lo sa qualsiasi imprenditore. La burocrazia levantina, l’assenza di finanziamenti, gli appalti raggiungibili solo con linee d’accesso privilegiate rendono gli affari romani sempre più complicati e coperti da inquietanti ombre. Eppure qualcuno è ancora in grado di fare business: le imprese legate alle organizzazioni criminali. Chi vuol comprendere come si arriva a chiudere un importante affare a Roma e a vincere un milionario appalto legga questa storia.
La racconta l’inchiesta Lybra della Dda di Catanzaro, portata avanti dal sostituto procuratore Pierpaolo Bruni e dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli. È una sorta di manuale per identificare gli ingredienti per ottenere successo nel sistema “estrattivo”, dove gli interessi politici si sposano a quelli affaristici e dove i mediatori più adatti sono quelli mafiosi.
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Foto: Sean Gallup/Getty Images